"Con Meloni al 27%...". L'incredibile analisi di Annunziata sulle Europee

Con un ragionamento non chiarissimo la giornalista si dice certa che se, Fratelli d'Italia dovesse andare pur comunque meglio rispetto alle Politiche 2022, nel governo si potrebbe aprire una fase di crisi

"Con Meloni al 27%...". L'incredibile analisi di Annunziata sulle Europee
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Non si sa quali possano essere veramente le reali aspettative del Partito Democratico in vista delle imminenti elezioni europee che si terranno nel prossimo fine settimana. Teoricamente i dem dovrebbero sperare, quantomeno, di superare la soglia simbolica (e psicologica) del 20%, che vorrebbe dire migliorare la deludente prestazione del movimento di centrosinistra alle Politiche del settembre 2022 e - se possibile - avvicinarsi a quel 22% ottenuto nelle ultime consultazioni per l'Ue quando il Pd era guidato da Nicola Zingaretti. Allo stesso tempo, dovrebbe anche augurarsi che Fratelli d'Italia, primo partito in Parlamento e anche nei sondaggi, dovrebbe peggiorare le proprie percentuali rispetto a venti mesi fa, in modo da riuscire ad accorciare sensibilmente le distanze tra Giorgia Meloni ed Elly Schlein. Eppure, stando alle parole di Lucia Annunziata, candidata alle Europee con i democratici, così pare non dovrebbe proprio essere.

È stata la stessa ex conduttrice televisiva ad affermalo apertamente in uno degli ultimi appuntamenti televisivi per mettere in scena la campagna elettorale. L'occasione è stato infatti il collegamento con la trasmissione DiMartedì, ieri sera su La7, dal Parco del Galateo di Lecce dove erano sedute una vicina all'altra l'Annunziata e la segretaria nazionale del Pd. Qua la storica presentatrice per vent'anni di "In Mezz'ora" tenta di fare una sua previsione rispetto a quello che succederà dalla prossima settimana dopo il voto. Innanzitutto, un riepilogo sull'avvicinamento propagandistico alle consultazioni elettorali: "Tutte le forze di maggioranza stanno facendo una campagna elettorale tutta mirata sugli effetti speciali, una sorta di effetto Hollywood", afferma. Loro "non sanno cosa dire e fare, quindi vanno in Africa per occuparsi del piano Mattei e nominano la X Mas e togli i piedi". Menomale invece che a sinistra hanno sempre avuto le idee chiarissime e le hanno sempre espresse in maniera chiara e inequivocabile, come dimostrano le nette prese di posizione sulle armi in Ucraina e sulla nato (vedasi il caso Tarquinio).

Non solo, ma i partiti di centrodestra non starebbero girando per le strade, a differenza di quello che fanno invece Annunziata e Schlein. "Io non ho visto una sola bandiera di Fratelli d'Italia né una persona della Lega: la loro campagna elettorale non viene fatta", garantisce l'ex volto tv. Questo le suggerirebbe qualcosa: "Vedremo il 10 giugno mattina se il 26-27% sarà tutto quello che la premier è in grado di fare". Perché se così fosse, allora "mi dispiace, ma c'è una ruota bucata nella macchina del governo". E, chissà, se FdI dovesse prendere anche leggermente meno, si tratterebbe allora di una vera e propria "voragine" stando alla logica annunziatana.

Pazienza se con un ipotizzabile quota 27 il partito di centrodestra farebbe meglio di due anni fa e quasi quintuplicherebbe i consensi ricevuti alle Europee del 2019. Ma alla Lucia salernitana, in ogni caso, basta e avanza questo per potere festeggiare con coriandoli per arua e bottiglie di spumante stappate. Contenta lei...

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