Così un'associazione pro-migranti prende i soldi dal Comune di Roma

Mentre il Comune di Roma intrattiene buoni rapporti con Palazzo Chigi per il Giubileo, e non solo, un'associazione finanziata dal Municipio II assiste chi vuol portare il governo in tribunale

Sbarco a Lampedusa
Sbarco a Lampedusa
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Il governo è stato obbligato dalla Corte di Cassazione a risarcire i migranti che nel 2018 rimasero a bordo della nave Diciotti della Guardia Costiera italiana per decisione dell'allora ministro dell'Interno, Matteo Salvini, che ritardò lo sbarco. La cifra non è ancora stata quantificata ma il governo è stato condannato. Lo Stato si ritrova pertanto costretto a dover pagare con i soldi dei contribuenti l'ingresso in Italia di soggetti irregolari. Dall'altra parte, invece, c'è il caso del Comune di Roma, che con i soldi dei cittadini finanzia un'associazione pro-migranti, che tra le altre cose assiste legalmente, tramite i suoi avvocati, Lam Magok Biel Ruei, l'uomo che ha denunciato il governo sul caso Almasri.

A far emergere il caso è stato il quotidiano Il Tempo, il quale rivela che dallo scorso gennaio la stessa associazione gestisce anche uno sportello di assistenza per gli stranieri che vivono e bivaccano in zona Roma Tiburtina. In questa situazione emerge un cortocircuito, perché se da un lato il sindaco intrattiene ottimi rapporti con Palazzo Chigi, fondamentali per l'organizzazione del Giubileo in corso, per il quale lui è stato nominato commissario straordinario, dall'altra un'associazione che viene finanziata dal Comune che lui guida (nello specifico il Municipio II), sta provando a portare il governo alla sbarra. Già nel 2018, per altro, l'associazione denunciò il ministro Salvini, allora titolare del Viminale, per un messaggio sui social che è stato considerato di stampo razzista.

A seguito dell'interrogazione proposta dal consigliere comunale della Lega Fabrizio Santori, riportata dal quotidiano Il Tempo, è emerso che all'associazione che gestisce il centro di Tiburtina, e ad altre 5 realtà che collaborano per lo stesso, sono stati affidati 137.940 euro. Hanno creato un'associazione di scopo per gestire il centro. Per conto del Comune il loro compito è quello di "accompagnare le persone in percorsi di inclusione completi, con interventi che vanno oltre l’assistenza immediata".

Sul caso Almasri, l'associazione si stacca e dichiara che "l'iniziativa legale è del Signor Lam Magok" ma, aggiunge, "supporta, condivide e sostiene la decisione di Lam, attraverso lo staff legale dell’associazione, nella figura dell’avvocato Francesco Romeo, e attraverso l’Ufficio comunicazione".

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