Mira, la giunta Cinque Stelle toglie le deleghe all’assessore incinta

Scoppia lo scandalo a Mira (Venezia). L'assessore Agnoletto rimane incinta e perde le deleghe. Il Comune si difende: "Lavorava poco"

Roberta Agnoletto, assessore del Comune di Mira
Roberta Agnoletto, assessore del Comune di Mira

L'assessore rimane in cinta e la giunta di Alvise Maniero le toglie le deleghe. A Mira (in provincia di Venezia) scoppia uno scandalo a Cinque Stelle. A denunciare il sopruso ai consiglieri e ai dipendenti comunali è stata la diretta interessata. Come riportato dal Corriere del Veneto (leggi l'articolo), l’avvocato Roberta Agnoletto ha scritto una mail per spiegare ai colleghi il dolore che sta patendo a causa della decisione presa dalla Giunta grillina.

Un fulmine a ciel sereno. Uno scandalo che porta il comune di Mira al centro della polemica politica. Da sempre le donne che rimangono incinta rischiano di essere pesantemente sfavorite sul luogo di lavoro. Per la prima volta, però, un segno in questa direzione viene dato dalla politica. A comunicare la brutta notizia alla Agnoletto è stata, a fine gennaio, il presidente del Consiglio comunale Serena Giuliato riportando la volontà dell'Amministrazione comunale di procedere a una sua sostituzione "a causa della gravidanza e, quindi, dell’imminente parto e degli impegni materni conseguenti". Sostituzione che, come spiegato dallo stesso assessore, dovrebbe operare dalla fine di marzo 2013. La Giunta grillina, però, ha immediatamente rispedito al mittente le accuse. "Non la si sostituisce perché è incinta – ha spiegato la Giuliato – la motivazione è che è necessario rivedere le deleghe alla luce del carico di lavoro maggiore degli ultimi tempi e la Agnoletto è effettivamente poco presente". Insomma, stando a quanto riportato dal presidente del Consiglio comunale, la decisione della Giunta sarebbe da attribuire al fatto che l'assessore non lavora molto e, quindi, nella logica del rimpasto vengono ridimensionate le sue mansioni. In realtà, la Agnoletto è poco presente in Comune solo perché ha accettato l’incarico part time per le deleghe allo Sport e all’Ambiente. A fronte di tutto questo, l'assessore bolla come "assurde e infondate" le motivazioni addotte dal Comune di Mira.

E, nella mail scritta nei giorni scorsi, ammette di sentirsi colpita nel profondo dalla decisione della Giunta di volerla sostituire. A conti fatti, soltanto l’assessore Orietta Vanin ha, infatti, preso le sue difese accusando apertamente l'operato dell'amministrazione comunale.

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