Moralisti presi in castagna

La moglie di Renzi pizzicata su una corsia preferenziale col pass del marito. E nel Pd tesseramento chiuso per troppi brogli

Ora che fa, rottama la moglie? Matteo Renzi, che ha sempre la morale pronta per tutti, non trova nemmeno una delle sue battute per la bischerata della sua signora in corsia privilegiata. Ma come, è sempre attento a tutto quello che dicono o fanno avversari e alleati e poi non vede quello che succede in casa sua? L'uomo che doveva bruciare la casta, quello con il giubbotto alla Fonzie e l'aria da bravo ragazzo è andato contromano, comportandosi in famiglia come un politicante qualsiasi. Adesso magari dirà che la colpa è della consorte, che almeno in un caso non si può definire al di sopra di ogni sospetto. La moglie del sindaco, infatti, è stata beccata mentre sfrecciava in corsia preferenziale con il lasciapassare in dotazione al marito. Niente di così grave, certo, ma è la tipica furbata da Prima e Seconda Repubblica. Insomma, una macchia su chi vuole farsi passare per un politico ad altezza dei cittadini, uno che vuole buttare via certi vizi irritanti del passato, uno che guarda dritto al futuro. Ecco, il nuovo che avanza è appunto il privilegio more uxorio. La sintesi è che anche Renzi tiene famiglia.

D'altra parte che la nuova sinistra stia puzzando di vecchio si era già capito da tempo. Basta dare un'occhiata a quello che avviene con i congressi provinciali, le tessere gonfiate, i moribondi che votano come estrema unzione e gli iscritti al Pd a loro insaputa che hanno costretto il partito a bloccare il tesseramento per evitare guai maggiori. La guerra delle tessere coinvolge tutti i candidati alle primarie, Renzi, Cuperlo e Civati. Affratellati nel nome della consorteria generazionale, ora si mostrano nei vizi identici ai fratelli maggiori, agli zii e ai nonni. Tutto questo in una girandola di accuse che rimbalzano e veleni sparsi in ogni angolo del partito.

Eppure, nel gran serraglio del Pd, tutti predicano la bella morale. È la regola antica dei sepolcri imbiancati, verniciati fuori ma marci dentro.

Come i sacerdoti del gruppo Repubblica che fanno sparire l'inchiesta per il disastro ambientale di una centrale elettrica a carbone, nell'orbita degli interessi economici del proprio editore, che per i pm sarebbe responsabile di centinaia di vittime.

Tutti bravi a fare i moralisti con la vita degli altri.

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