"Un momento di umanità...". Così i "buoni" giustificano l'aggressione al consigliere leghista

La violenza di sinistra non è mai violenza, c'è sempre un motivo per giustificare. L'emblematico esempio di doppiopesismo politico sui fatti di Massa

"Un momento di umanità...". Così i "buoni" giustificano l'aggressione al consigliere leghista
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La violenza dei “buoni” non è mai violenza, al massimo è un fallo di reazione, per usare un termine calcistico, quindi più facilmente giustificabile. L’ultimo esempio di questa logica ormai consolidata arriva dal Comune di Massa, dove il capogruppo della Lega, Filippo Frugoli, ha denunciato di essere stato aggredito da un consigliere di opposizione in forza al Partito democratico, Stefano Alberti.

Il leghista ha raccontato con un post social di aver avuto uno scambio di battute con il dem, finché “Alberti ha iniziato a urlarmi frasi minacciose come 'ti spacco i denti', 'vieni fuori', e 'ti aspetto dopo', 'ridi ora che dopo non ridi senza 56 denti”. Alla fine del Consiglio, racconta ancora Frugoli, il dem lo avrebbe aspettato e “mi ha preso per il collo, strattonandomi, prima di venire preso di forza dai suoi colleghi”. Nella sua denuncia social, il leghista ha allegato una foto in cui si vede chiaramente un grosso segno rosso sul collo e il verbale del pronto soccorso.

Il fatto ha scatenato un dibattito vivace nei gruppi di opinione pubblica della città di Massa, dove non mancano i messaggi di solidarietà per Frugoli, da parte di Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia. Anche Matteo Salvini ha commentato la vicenda, definendo quello di Alberti come “un comportamento selvaggio e inaccettabile, alla faccia della 'tolleranza’ rossa”. Ma tra questi messaggi ce ne sono anche diversi che giustificano l’aggressione ai danni del leghista, perché “Stefano (Alberti, ndr) ha avuto un momento di umanità dovuto a tutta la merda che sta ingoiando per colpa di chi non è in grado di esercitare le proprie funzioni democratiche”.

Così scrive un “tifoso” dem in merito alla questione. E non è l’unico: l’opinione pubblica dell’area sinistra di Massa sta facendo quadrato attorno al consigliere del Pd, giustificando l’aggressione al leghista perché, si legge ancora, “l’arroganza e la prepotenza di Frugoli prima o poi dovevano avere conseguenze. Facile aizzare e stuzzicare e poi piangere”. Questo è un emblematico esempio di doppiopesismo politico nel nostro Paese, dove l’aggressione a un esponente di destra non viene stigmatizzata o condannata dalla parte opposta, che lato politico preferisce tacere e lato popolare la giustifica. Come dire che Frugoli, dopo tutto, se l’è cercata.

La violenza è sempre da condannare. Ma ricordiamoci anche che nel diritto penale esiste l’istituto della legittima difesa”, si legge ancora. È una strategia difensiva ben nota, che richiama famosi adagi pericolosi.

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