“Preso per il collo in Consiglio Comunale”. Così il giovane capogruppo della Lega a Massa, Filippo Frugoli, riassume la spiacevole giornata politica all’insegna della violenza. L’ultimo post pubblicato dall’esponente leghista, purtroppo, sgombra il campo da ogni equivoco: durante il consiglio comunale di ieri il capogruppo del Carroccio ha subito un’aggressione da parte del consigliere del Partito democratico, Stefano Alberti. Le immagini dell’aggressione, con tanto di referti medici e verbali del pronto soccorso, rappresentano solo la cima di un iceberg di violenza inaccettabile.
Ma facciamo un passo indietro. Nella giornata di ieri, a Massa, stando alla ricostruzione del capogruppo della Lega, si sta svolgendo il consiglio comunale. “Dopo aver fatto il mio intervento complimentandomi con l’Amministrazione per il lavoro svolto e per il miglioramento della città”, spiega Frugoli, il consigliere dem ha risposto con ironia, “facendo una battuta per criticarmi”. Nulla di grave, una semplice seppur accesa dialettica politica. “Battuta alla quale ho risposto con una semplice altra battuta – ribadisce il capogruppo - e ridendo poco dopo”. Da qui la situazione comincia a sfuggire di mano. “Quindi, Alberti ha iniziato a urlarmi frasi minacciose come 'ti spacco i denti', 'vieni fuori', e 'ti aspetto dopo', 'ridi ora che dopo non ridi senza 56 denti'”, scrive Frugoli sul proprio profilo Instagram.
Un’invettiva senza senso nei confronti del coordiatore regionale Lega giovani Toscana che, oltre a svilire l’aula democratica del consiglio comunale, mira a colpire il capogruppo solo sul piano personale. Ma dalle parole, tanto gravi quanto ancora innocenti, si è passati ai fatti. Al termine del consiglio, ricostruisce Frugoli, “Alberti mi ha aspettato e mi ha preso per il collo, strattonandomi, prima di venire preso di forza dai suoi colleghi e allontanato nonostante lui provasse a fare resistenza e venire verso di me”. Da parte del capogruppo della Lega nessuna reazione scomposta: “Io non ho reagito, mi sono pietrificato e rimasto immobile”. Il risultato, però, è altrettanto grave. “Ora – dice Frugoli – ho un livido sul collo, un po' di dolore e di spavento, ma sarebbe potuta finire in maniera molto peggiore”.
Da qui la conclusione tanto scontata quanto importante sull’uso della violenza in poltica. “Un comportamento del tutto fuori luogo e inaccettabile. È la violenza rossa”, conclude amaramente il capogruppo.
E aggiunge: “La violenza non deve mai trovare spazio nel nostro lavoro e nella nostra società, un pessimo esempio anche per tanti giovani e cittadini che seguono il consiglio comunale”. Un episodio, l'ennesimo, sul quale i presunti democratici di sinistra dovranno riflettere.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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