Nichi Vendola non ha cambiato idea. Anche dopo la proposta di un secondo mandato da affidare a Giorgio Napolitano, il leader del Sel rimane fermo sulle sue posizioni e conferma l'appoggio per Stefano Rodotà, candidato espresso dal Movimento 5 Stelle.
Nonostante il "grandissimo rispetto sincero mio personale e del mio partito per Giorgio Napolitano" e per la "straordinaria generosità" dimostrata nel mettersi di nuovo in gioco per il Paese, Vendola rimane dell'idea che votare per lui non sia la scelta giusta.
"Noi siamo ontologicamente all'opposizione", dice il leader del Sel, che fa eco alle parole di Fabrizio Barca, che su twitter esprime i suoi dubbi sulle scelte dei Democratici: "Incomprensibile che il Pd non appoggi Stefano Rodotà o non proponga Emma Bonino".
Né Vendola né Rodotà dunque approvano il percorso tracciato dal Pd. E il leader del Sel va oltre: "Difficile non cogliere che Silvio Berlusconi è il vero vincitore di questa partita perché esce fuori forte l'ipotesi di un governo di larghe intese che noi contrasteremo perché sarà una sciagura per il Paese".
Il dubbio è che Vendola pensi a spaccare il partito. La risposta non è poi così chiara.
"Non abbiamo nessuna intenzione - dice - di tornare indietro, di resuscitare la Sinistra Arcobaleno o di regalarci un minoritarismo testimoniale". Tuttavia l'8 maggio indice un'assemblea per tracciare "un nuovo percorso e un nuovo cantiere e ricostruire la tela della sinistra di cui abbiamo bisogno".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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