Di nuovo libero Nicola Cosentino, ai domiciliari dal 26 luglio scorso nella sua abitazione di Caserta. Lo ha deciso il collegio del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, davanti al quale pende il processo in cui l’ex sottosegretario del Pdl è imputato. L’ordinanza revocata fa riferimento al processo noto come "il Principe e la Scheda Ballerina" in cui Cosentino è imputato per il reimpiego di capitali illeciti, aggravati dall’aver agevolato il clan dei Casalesi in relazione alla costruzione, mai avvenuta, di un centro commerciale a Casal di Principe.
I giudici hanno accolto l’istanza di revoca, presentata qualche giorno fa dai legali dell’ex deputato, della misura agli arresti domiciliari disposta il 22 giugno scorso. Il provvedimento restrittivo era l’unico rimasto ancora efficace a carico di Cosentino, dopo la revoca dell’ordinanza firmata dal gip di Napoli Piccirillo decisa dall’altro collegio giudicante (presieduto da Giampaolo Guglielmo) davanti cui pende il processo che vede imputato Cosentino per il reato di concorso esterno in associazione camorristica.
Cosentino era entrato in carcere a Secondigliano (Napoli) il 15 marzo scorso, e ne era uscito dopo 131 giorni, il 26 luglio scorso, per andare a scontare i domiciliari in una villa di Sesto Campano (Isernia).
giugno, la Cassazione aveva spezzato una lancia a suo favore annullando con rinvio la decisione del Riesame di Napoli che nel marzo precedente aveva confermato le ordinanze di arresto; per i Supremi Giudici, i magistrati partenopei non avevano motivato
adeguatamente circa la sussistenza delle esigenze cautelari non tenendo conto della dismissione dalla cariche politiche.
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