"Vita cara". I dipendenti di Bankitalia piangono miseria ma guadagnano (in media) 150mila euro l'anno

I sindacati della Banca d'Italia sulle barricate per il mancato adeguamento degli stipendi all'inflazione. La nuova surreale protesta dopo quella sui gusti degli yogurt

"Vita cara". I dipendenti di Bankitalia piangono miseria ma guadagnano (in media) 150mila euro l'anno
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Piangono miseria, eppure sono ritenuti tra i lavoratori più coccolati e meglio retribuiti nel settore pubblico. I dipendenti di Bankitalia rappresentati dal sindacato Cisal-Sibc sono sulle barricate. "Vogliamo segnalare al vertice dell’istituto che, mentre tiene congelati gli stipendi, la vita per noi mortali è rincarata, e neanche poco", si legge in una nota sindacale rivolta al governatore Fabio Panetta e rilanciata sui social. La protesta sul mancato adeguamento dei compensi ha subito fatto notizia, al punto da risultare quasi surreale nei suoi contorni. A lamentare il congelamento degli importi in busta paga, infatti, sono lavoratori che già oggi godono di un trattamento di partenza tutt'altro che sfavorevole. E in ogni caso migliore rispetto a quello di tanti altri italiani.

Come riporta Open, i 6.968 dipendenti della Banca d'Italia rappresentano un costo complessivo di oltre un miliardo di euro, ovvero cento milioni in più di quanto costava il personale nel 2002, quando la Bce non aveva ancora rilevato parte delle funzioni di Bankitalia. Nello specifico, ogni dipendente dell'Istituto costa in media 149mila euro all'anno. Oltre la metà del personale appartiene poi a livelli apicali, con retribuzioni che possono raggiungere i 232mila euro l'anno per i capi dipartimento. 184.903 euro per un capo servizio e 162.903 euro per un direttore di filiale. Cifre comunque al di sopra delle medie nazionali e dunque non proprio da comuni mortali, come si legge nella nota sindacale.

Al centro delle rimostranze c’è il mancato riconoscimento dell’IPCA 2024, un indice che misura l’aumento del costo della vita al netto dei beni energetici importati, stimato dall’Istat all’1,9% per il prossimo anno. Il sindacato Sibc contesta alla guida di Bankitalia una scelta che sarebbe "pericolosa sul piano legale" e pure su quello "morale/interno". Al riguardo, nella nota sindacale si legge: "Che messaggio mortificante viene dato ai colleghi che si fanno in quattro tutto il giorno?". Tra le righe, viene anche paventata una sorta di protesta passiva: "La Banca non rispetta le previsioni contrattuali, perché dovrebbero farlo il Vice Assistente, o l'Operaio di III jr, o il Consigliere, o chiunque?".

Per descrivere l'inflazione, i "comuni mortali" di Bankitalia citano anche alcuni esempi particolai. "Financo le multe stradali schizzano in alto (dal prossimo primo gennaio, +17,6%), rincaro legato all'adeguamento all’inflazione previsto dal Codice della strada. E se pure il Codice della strada è più avanti della Banca d’Italia, vuol dire che siamo messi male". Viene anche menzionato l'aumento degli affitti, rispetto ai quali - ricorda però Open - la Banca garantisce ai propri dipendenti delle condizioni di favore.

Nei mesi scorsi, i sindacati dell'Istitutuo guidato da Panetta avevano sollevato un'altra protesta, forse ancor più incredibile: quella per denunciare un

"degrado progressivo" nei servizi di ristorazione dedicati ai dipendenti. In quel caso, era stata lamentata anche una scarsa scelta tra i gusti dello yogurt in sala mensa, limitatai "da mesi" a fragola e banana.

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