La crisi di overdose che ha investito gli Stati Uniti sta cambiando pelle, ma il fentanyl non è un pericolo legato esclusivamente al Paese a stelle e strisce. Nel 2021 gli Stati membri dell’Ue hanno riportato 137 decessi correlati al potente oppioide sintetico. In Italia al momento non c’è un’emergenza, ma occorre farsi trovare pronti: per questo il governo guidato da Giorgia Meloni ha elaborato una strategia per intercettare e impedire l’uso della sostanza proibita cento volte più potente della morfina e dalle trenta alle cinquanta volte più potente dell’eroina.
Oggi a Roma è stato presentato il Piano nazionale di prevenzione contro l’uso improprio di fentanyl e di altri oppioidi sintetici, una strategia mirata a impedirne la diffusione sul territorio nazionale. Secondo quanto reso noto, dal giugno del 2016 ad oggi il Sistema nazionale di allerta rapida del Dipartimento per le Politiche antidroga ha diffuso a tutto il network dei Centri collaborativi e delle istituzioni di pertinenza presenti sul territorio nazionale 2 comunicazioni per decessi (uno nel 2018 e uno nel 2019), 5 comunicazioni riguardanti intossicazioni non letali associate all'uso di fentanyl e 2 segnalazioni relative al consumo di fentanyl riscontrato dall'analisi di campioni biologici di altrettante persone in trattamento presso i Serd. Dal 2018 al 2023 sono stati sequestrati 123,16 grammi di fentanyl in polvere, 28 dosi di compresse e 37 altre confezioni tra cerotti, flaconi e scatole medicinali.
"Siamo fieri che l'Italia sia una delle primissime nazioni in Europa ad adottare un piano molto articolato di prevenzione contro l'uso improprio del fentanyl e degli altri oppioidi sintetici. Il fentanyl, nota come 'droga degli zombie’, la cui diffusione ha provocato negli Stati Uniti una vera e propria emergenza, è un analgesico molto potente che può avere effetti devastanti su chi lo assume per scopi diversi da quelli sanitari. Sono sufficienti, infatti, appena tre milligrammi della sostanza per uccidere una persona", la soddisfazione del premier Giorgia Meloni. La parola d’ordine del governo è prevenzione: “Principio che ispira il nostro piano d'intervento per scongiurare la diffusione del fentanyl sul territorio nazionale e sensibilizzare i cittadini, in particolare le giovani generazioni, sulla pericolosità della sostanza”.
Riflettori accesi sul web, in particolare sul dark web, considerata la principale piazza di spaccio dell’oppioide sintetico. Non sarà una battagli facile, ha ammesso il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, che ha citato anche le criticità legate ai pagamenti in bitcoin: "Il Fentanyl trasforma gli assuntori in zombi che camminano. Usato in dosi controllate ha effetto analgesico ma al di fuori sta sostituendo l'eroina e bastano 1-2 milligrammi per causare la morte per soffocamento. Questa sostituzione riesce facile perché ne basta meno, è a basso costo e se non agiamo si può trovare facilmente". L’esponente di FdI ha inoltre puntato il dito contro rapper e trapper statunitensi: “Arrivano testi con messaggi sbagliati sul Fentanyl che poi arrivano senza filtri agli adolescenti".
Come anticipato, i numeri negli Usa sono spaventosi: il fentanyl ha causato 68 mila morti nel 2020, 80 mila nel 2021 e oltre 100 mila nel 2022. Il ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha posto l’accento sull’importanza di erigere una barriera, una muraglia, attraverso una strategia unitaria. Ma non solo, Valditara ha evidenziato che sarà prevista una formazione specifica per gli insegnanti. Il ruolo delle famiglie sarà centrale: “Dobbiamo realizzare una grande alleanza scuola-famiglia, aprire la scuola alla famiglia e fare capire la pericolosità delle droghe. Insieme, per combattere questo flagello che si approssima all'orizzonte, serve una scuola aperta al territorio e un piano di emergenza che abbiamo già studiato, nell'ipotesi sciagurata che le nubi si avvicinino di più, coinvolgendo le associazioni di famiglie e sindacati, in modo da avviare una grande campagna di sensibilizzazione”.
Il ministro della Salute Orazio Schillaci ha sottolineato che la diffusione e l'uso distorto del Fentanyl rappresentano un pericolo per la tutela e la salvaguardia della salute pubblica. Quanto sta accadendo al di fuori dell’Italia impone una riflessione, da qui l’urgenza di rafforzare le azioni di monitoraggio e controllo della distribuzione e della somministrazione per evitarne l’utilizzo per scopi non sanitari:“Saranno approntati stringenti sistemi di allerta da attivare in caso di prescrizioni anomale, potenziati i controlli da parte dei Carabinieri e dei Nas sulla distribuzione del farmaco sul territorio nazionale e implementate le misure di sicurezza dei luoghi dove la sostanza è conservata per evitarne una indebita sottrazione. Questo significa quindi intensificare i controlli per evitare eventuali furti”. In programma anche corsi di formazione rivolti ai professionisti sanitari coinvolti in modo che siano in grado di riconoscere le overdose da Fentanyl, di somministrare immediatamente l'antidoto e gestire gli effetti della sostanza.
E ancora, l’attenzione rivolta ai “precursori” delle droghe, lista che comprende anche medicinali e prodotti veterinari a base di Efedrina e Pseudoefedrina: introdotto “l’obbligo di autorizzazione all’esportazione per ogni singola spedizione da parte degli Stati membri verso Paesi non appartenenti all’Ue”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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