Da Palazzo Marino si stanno forse accorgendo che la situazione sicurezza di Milano è ingestibile. Ci sono voluti tre stupri resi noti in pochi giorni affinché anche la giunta di Beppe Sala si rendesse conto di quanto i cittadini urlano da anni davanti al degrado e alla violenza di una città che ha lasciato ampie porzioni del suo territorio in mano agli stranieri irregolari. L’assessore alla Sicurezza del comune di Milano, Marco Granelli, a 24 Mattino su Radio 24 ha annunciato un vero e proprio dietrofront da parte della giunta di Palazzo Marino, annunciando di essere ora a favore dei Cpr.
"Ci vogliono i rimpatri e ci vogliono i Cpr, perché tanti stranieri lavorano nel nostro Paese e di quelli ne abbiamo bisogno. Ma se uno delinque deve pagare la pena e deve andare nel Cpr o deve tornare al suo Paese o deve andare in carcere", ha dichiarato l'assessore di Sala in radio. Granelli esorta anche a una celerità nella realizzazione dei nuovi Cpr e dei rimpatri. "Quando uno commette un reato, che faccia una violenza sessuale come in questi ultimi casi o una violenza o rubi, deve andare al Cpr o in carcere o fare tutti i percorsi penali, perché non commetta più reati", ha proseguito l'assessore alla Sicurezza di Milano. Finalmente, da Palazzo Marino sembrano essersi resi conto che la situazione è diventata ingestibile in città e che esiste un reale e concreto problema che nasce da una totale assenza di gestione dell'accoglienza degli stranieri irregolari. Per anni sono stati fatti entrare e lasciati liberi di delinquere e di colonizzare strade e intere zone, compresa la stazione Centrale, oggi diventata impraticabile.
"Inutile presidiare le città o lavorare con Polizia e Carabinieri e Vigili se poi chi commette un reato non è perseguito, siamo da capo e così non risolviamo il problema", ha concluso Granelli, giungendo alla conclusione che l'opposizione di centrodestra, e lo stesso centrodestra di governo, propone da anni tra le resistenze della sinistra. E non bisogna tornare troppo indietro nel tempo per trovare lo stesso sindaco Sala che si esprime contrariamente ai Cpr.
Era il 2019 e sotto il tendone del circolo Acli di Lambrate, il sindaco dichiarava: "Non credo che i centri di detenzione siano fondamentali, ma i centri di rimpatrio, se ben gestiti, sì". Sono passati quattro anni tra le dichiarazioni di Sala e quelle recenti di Granelli: il sindaco è a conoscenza della posizione del suo assessore?- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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