“Mi ha francamente stupito e amareggiato, ad eccezione di qualche parlamentare, l'assenza della solidarietà umana e del supporto politico da parte del gruppo parlamentare Alleanza Verdi-Sinistra (AVS), con quale sono stato eletto da indipendente”: con queste parole Aboubakar Soumahoro ha annunciato il suo addio al gruppo rossoverde per iscriversi nel Misto. Dopo l’autosospensione di facciata, il sindacalista con gli stivali ha deciso di abbandonare chi gli ha permesso di entrare in Parlamento, gli stessi che avevano chiesto delucidazioni sul caso delle cooperative del Pontino gestite da moglie e suocera. Una rottura biasimata da Angelo Bonelli, portavoce dei Verdi: “Non sono per nulla sorpreso, perché rispetto a quanto accaduto finora non abbiamo avuto, dal mio punto di vista, sufficienti spiegazioni. Sono però umanamente deluso, ma non per la sua decisione di passare al Misto, quanto per tutta la vicenda”, la prima reazione all’Ansa.
Bonelli incalza Soumahoro
Verdi e Sinistra Italiana hanno scelto Soumahoro come volto di spicco della campagna elettorale, ma lo scandalo legato alle coop di famiglia ha rovinato tutto. La luna di miele è durata poco, un amore fugace: è già il tempo delle accuse reciproche. L’ex beniamino della sinistra ha fatto tutto da solo, secondo Bonelli:“Non abbiamo abbandonato nessuno. La solidarietà si dà quando c'è chiarezza. Mio padre mi ha insegnato che per avere sostegno bisogna essere sempre chiari”. Interpellato dall’Adnkronos, il deputato di Avs ha spiegato di aver chiesto a Soumahoro elementi sufficienti per potergli fornire supporto in maniera trasparente:“In fondo siamo noi ad averlo candidato e portato in Parlamento. Dopo due mesi nulla di tutto ciò è accaduto. Da questo punto di vista parlano i fatti. Penso che Abou debba riflettere bene su sé stesso e su come ha gestito questa vicenda”. Gli elementi non sono mai arrivati. L'unico documento firmato dal quarantaduenne è la lettera per annunciare il suo approdo nel Misto, senza mollare - ovviamente - la poltrona e il lauto stipendio.
"Deluso dal punto di vista umano"
Bonelli s’è detto deluso dal punto di vista umano e dispiaciuto per la comunità:“Non si risponde alle contestazioni dopo due mesi, è nostro dovere rispondere a tutte le questioni che ci vengono poste, anche quelle più spinose”. Ma nessuna sorpresa nell’ambiente rossoverde, l’addio dell’ex leader dei braccianti era nell’aria da diversi giorni. Già prima delle elezioni non erano mancate tensioni, con Soumahoro intenzionato a condurre la campagna elettorale in solitudine, sfruttando unicamente il simbolo per entrare in Parlamento.
"Diciamo che Aboubakar ha fatto tutto da solo”, ha ribadito la capogruppo di Avs alla Camera, Luana Zanella:“Non abbiamo più avuto nessun confronto, ne sappiamo di dossier. Mi sarei aspettata una comunicazione più diretta e meno burocratica, mentre ho solo ricevuto per conoscenza la sua lettera al presidente Fontana".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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