Nuovo round: alla sbarra chi scagionò Berlusconi

Dalla senatrice Rossi ad Apicella. Trasmessi ai pm i verbali di 32 testimoni. L'accusa vuol imbastire un terzo processo

Milano - In principio fu semplicemente l'inchiesta Ruby, dal nome di Karima El Mahroug in arte «Ruby Rubacuori», il grande scandalo che mise l'Italia di fronte al buco della serratura di Arcore. Poi il fascicolo di indagine aperto dai pm di Milano si divise, dando vita a due procedimenti paralleli. Uno a carico dell'ex premier Silvio Berlusconi, l'altro di Emilio Fede, Lele Mora e Nicole Minetti. Ma da ieri, di fatto, è già Ruby ter. Perché nelle motivazioni della sentenza con cui il collegio della quarta sezione penale del tribunale ha condannato il Cavaliere a 7 anni di reclusione e all'interdizione perpetua dai pubblici uffici, i giudici dispongono anche la «trasmissione alla Procura della Repubblica, per le sue valutazioni, delle trascrizioni dei verbali di udienza relativi alle deposizioni» di 32 testi. In breve: i giudici chiedono ai pm di mettere sotto inchiesta per falsa testimonianza la lunga schiera di ragazze, politici, funzionari di polizia, giornalisti che avrebbero dichiarato il falso per togliere le castagne dal fuoco all'ex presidente del Consiglio.

Sono i testimoni che in aula spiegarono «di non avere mai assistito a scene di natura sessuale», e che avrebbero detto il falso «a favore dell'imputato» anche negando la «corresponsione di somme di denaro o di altre utilità alle giovani donne partecipanti alle serate a Villa San Martino». Tra questi ci sono la senatrice Maria Rosaria Rossi e l'eurodeputata Licia Ronzulli (entrambe del Pdl, ora Forza Italia), l'ex direttore di Panorama e attuale presidente di Medusa Carlo Rossella, l'ex massaggiatore del Milan Giorgio Puricelli, il menestrello Mariano Apicella, il consigliere dell'allora premier Valentino Valentini, la funzionaria della questura di Milano Giorgia Iafrate (che nella notte tra il 27 e il 28 maggio del 2010 firmò il rilascio di Ruby e il suo affidamento alla consigliera regionale Nicole Minetti), il pianista di Villa San Martino Danilo Mariani e sua moglie, e ovviamente una lunga schiera di «Olgettine». Ma è solo l'inizio.

Perché fra pochi giorni - il 3 dicembre - verranno depositate anche le motivazioni del processo Ruby bis (conclusosi con la condanna di Fede, Mora e Minetti), che porterà all'iscrizione nel registro degli indagati anche di altri testimoni, dei legali di Berlusconi, e del Cavaliere stesso, quest'ultimo con un'accusa gravissima: corruzione in atti giudiziari.

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