"Abbiamo iniziato a fare pulizia senza guardare in faccia nessuno e garantisco che la ramazza continuerà fino a che la pulizia non sarà fatta fino in fondo". Ad assicurarlo è stato l'ex ministro Roberto Maroni che, durante un comizio a Jesolo, ha ribadito l'importanza per il futuro del Carroccio di espellere chi ha sbagliato e chi ha gettato fango sul nome del movimento. Alessandro Marmello, autista e bodyguard di Renzo Bossi, è stato licenziato dalla Lega. Anche lui, come il suo collega Oscar Morando, ieri ha ricevuto la lettera con cui il Carroccio gli ha dato il "ben servito" in quanto sarebbe venuto meno il rapporto di fiducia.
Oggi il difensore di Marmello, avvocato Franz Sarno, ha annunciato che impugnerà il licenziamento davanti all’autorità giudiziaria dal momento che "si basa su motivi pretestuosi e infondati". Qualche settimana fa Marmello aveva passato alla stampa diversi filmati registrati all'insaputa del figlio del Senatùr. Ai magistrati del tribunale di Milano, poi, Marmello aveva denunciato di essere stato il bancomat d Bossi Jr. Per questo motivo, l'ex autista è stato querelato proprio dal figlio del leader della Lega Nord.
Questa mattina, durante il comizio di Jesolo, l'ex titolare del Viminale ha avvertito che non ci sarà "nessuna caccia alle streghe o processi sommari. Non mi interessa questo. Ma quello che è giusto fare sarà fatto senza guardare in faccia nessuno". Maroni ha, quindi, spiegato che i militanti del Carroccio "sono tutti un pò incazzati, giustamente, per quello che è successo e io spiego che quello che è accaduto con Belsito e dintorni ha avuto una reazione immediata con la pulizia che continuerà". "Ieri tra l’altro - ha aggiunto - c’è stata la sospensione del senatore trevigiano Piergiorgio Stiffoni". Una conseguenza alle vicende legate all’ex tesoriere della Lega Francesco Belsito, a detta dell'ex ministro, è stata quella che la Lega "si è ricompattata. E questa è una cosa positiva, tutto il resto sono cose marginali". Maroni ha poi ricordato che il Carroccio ha agito duramente a differenza degli altri partiti che "nascondono le loro cose sotto il tappeto.
Ci sono esponenti politici di primo piano - ha chiarito - segretari di partito il cui braccio destro per anni è stato indagato per corruzione e per tangenti ed è rimasto comunque in consiglio regionale della Lombardia. E lo stesso segretario fa finta di non conoscerlo".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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