Parentopoli grillina

Si infiamma l'assemblea del M5S. Due senatrici - Vilma Moronese e Barbara Lezzi - accusate di aver assunto rispettivamente partner e figlia del compagno

Parentopoli grillina

Parentopoli grillina. Ieri sera il Movimento 5 Stelle ha dato vita all'ennesima assemblea infuocata. Urla, lacrime , pugni sbattuti sul tavolo e scambi di accuse. Il nodo della questione è l’assunzione di collaboratori da parte di alcuni parlamentari: in alcuni casi non sarebbero mancate corsie preferenziali per parenti, partner e amici di. Due delle senatrici finite sul banco degli imputati - Vilma Moronese e Barbara Lezzi, accusate di aver assunto rispettivamente partner e figlia del compagno - hanno respinto con forza gli attacchi, assicurando di avere la coscienza pulita: "Abbiamo rispettato le regole perché i partner in questione non sono conviventi".

Secondo quanto ha riportato L'Espresso, la senatrice Barbara Lezzi, 40enne leccese , avrebbe assunto come portaborse la figlia del suo fidanzato. "Nessuno di noi ha assunto familiari, parenti, affini o conviventi, io ho assunto una ragazza che ho conosciuto al Meetup insieme al padre, con il quale oggi ho una relazione. Non ho assunto il padre, ma la figlia, una giovane laureata in Economia.

L'ho presa anche per estrema fiducia, cosa che tra noi è stato un elemento fondante per scegliere il collaboratore personale. Molti di noi hanno scelto degli amici o degli attivisti, quindi con legami pregressi", ha detto la Lezzi. Dov'è finita la meritocrazia grillina?

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