Barricate e occupazioni. I grillini ci hanno preso gusto. Mentre la crisi economica brucia nuovi posti di lavoro e la recessione continua a mietere vittime, i parlamentari pentastellati s'impuntano sulle commissioni. In un parlamento immobilizzato dalle scelte del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, incapace di dare al Paese un governo, e dai tentennamenti di Pier Luigi Bersani, indebolito dalla crisi intestina scoppiata nel Pd, il Movimento 5 Stelle pensa a "okkupare".
Non sono gli studenti che in autunno prendono possesso dei licei, eppure gli assomigliano così tanto. Le occupazioni inutili delle Camere con tanto di lettura della Costituzione e monologhi a senso unito ricordano, neanche troppo alla lontana, le lezioni autogestite organizzate dagli ragazzi in età di occupazioni. A Montecitorio ormai è guerra di posizione anche sull’uso delle aule delle commissioni permanenti. Dopo l’invito alla "autoconvocazione" esteso ieri a tutti i gruppi, i grillini sono infatti passati al contrattacco dal momento che si sono visti negare l'accesso alle Aule da parte di questori di Montecitorio. La capogruppo Roberta Lombardi ha così fatto scattare la contromisura: una sostanziale "occupazione" dell’unica aula operativa, la sala del Mappamondo di Montecitorio, che in effetti non è propriamente una Aula di commissione ma uno spazio polifunzionale che garantisce anche una grande capienza, ora destinata all’attività della Commissione speciale. Così, prima dell’avvio dei lavori, una cinquantina di parlamentari a Cinque Stelle si è presentata per partecipare all’esame del provvedimento. Non si è trattata formalmente di "occupazione" dal momento che il regolamento prevede la possibilità a parlamentari non appartenenti alle Commissioni in questione di partecipare ai lavori pur non avendo il diritto di voto.
Secondo la Lombardi, il ritardo nell’attivazione delle commissioni è "un ricatto dei partiti". A margine dei lavori, la capogruppo grillina ha criticato duramente le principali forze politiche presenti in parlamento e non ha nasconto la speranza dei Cinque Stelle di riuscire a portare al Quirinale un uomo che possa rientrare nei loro canoni.
Da qui il "no" secco a un bis di Giorgio Napolitano. "Da quello che ho visto del presidente penso che abbia diritto di godersi la sua vecchiaia e di fare il nonno - ha commentato la Lombardi - lasciamolo andare, ha 87 anni, si goda la vecchiaia".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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