"Salario minimo e migranti". Il Pd parla di nuovo ai grillini

Cuperlo avverte le opposizioni e prova a ricucire con il Movimento 5stelle: "Giuseppe Conte dovrebbe riflettere bene e le opposizioni si siedano a un tavolo"

"Salario minimo e migranti". Il Pd parla di nuovo ai grillini
00:00 00:00

La Waterloo della sinistra alle elezioni regionali fa tornare con i piedi per terra tutti gli esponenti dell’opposizione, Partito democratico in primis. Mentre la colazione di centro destra governa quindici regioni su venti, il Pd continua a discutere di alleanze. Ora, a ritornare in voga, è il nuovo-vecchio campo largo: un’alleanza accozzaglia tra Pd e Movimento 5stelle. I candidati alla segreteria del Nazareno, divisi su tutto, si uniscono su un punto: ricucire con i grillini, costi quel che costi.

La tentazione del campo largo

Non è bastata la sconfitta cocente alle elezioni politiche di settembre e il doppio schiaffo alle regionali. Al Nazareno, invece che imbastire una lunga seduta di autocoscienza politica, si pensa a come ricucire con i grillini. Un’alleanza, tra l’altro, già sperimentata e fallimentare. Gianni Cuperlo, candidato alla segreteria Pd, comincia a portarsi avanti con il lavoro: Giuseppe Conte ora dovrebbe riflettere bene e le opposizioni si siedano a un tavolo”. Insomma, la tentazione è sempre la stessa: una sorta di CLN anti-Meloni, allargato al Movimento 5stelle e a chiunque voglia combattere le “destre” al potere. Una coalizione scarna di contenuti politici e lontana dalle sensibilità degli elettori.

Cuperlo, incalzato da La Stampa, non demorde e lancia un monito alle altre forze di opposizione: “5stelle e Terzo Polo – dice il candidato Pd –dovrebbero prendere atto che l’idea di cavalcare le difficoltà del Pd per presentarsi a un ipotetico tavolo dopo le europee da una posizione di forza si è rivelata un’illusione”. E aggiunge: “Conte dovrebbe riflettere e mi auguro che le opposizioni si siedano a un tavolo individuando tre temi su cui marciare uniti. Tradotto: il Pd chiede a gran voce sia ai grillini che ai centristi di abbandonare quel briciolo di principi politici sviluppati negli anni, mettere da parte le enormi divisioni e marciare uniti contro il centro destra. Un’ipotesi, impossibile a livello politico e fallimentare sul piano numerico: nella recente tornata regionale nemmeno il “campo larghissimo” avrebbe superato la coalizione di centrodestra. In Lombardia si sarebbe fermato a un misero 43% rispetto al 55% ottenuto da Attilio Fontana; nel Lazio un 45% scarso confronto al 53% ottenuto da Francesco Rocca. Insomma, una colazione destinata a perdere.

Migranti, salario minimo e diritti Lgbt

Ancora più dei numeri, a preoccupare gli elettori, sono i temi politici su cui il nuovo campo largo dovrebbe “marciare unito”. Un misto di ideologia rossa lontana dalle urgenze del paese e dallo stesso elettorato di sinistra. Gianni Cuperlo sembra fregarsene e tira dritto: Salario minimo, autonomia e migranti. Siamo alla stessa ricetta, cotta e stracotta, di un Partito democratico in crisi di leadership e identità. Su questi temi, Cuperlo, si trova in buona compagnia: la mozione presentata da Elly Schlein, giovane candidata alla segreteria Pd,tocca il tema delle migrazioni, nell’ottica dei porti aperti, e aggiunge una spruzzata di diritti Lgbtq conditi da un ambientalismo ideologico sfrenato.

Il Pd si

trova a un bivio: perseguire l’alleanza con il Movimento 5stelle allontanandosi sempre di più dalle istanze reali del Paese, oppure cominciare un percorso politico costituente. Di quest’ultimo, al momento, non ve n’è traccia.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica