«Patto con Berna per recuperare i capitali nascosti in Svizzera»

«Patto con Berna per recuperare i capitali nascosti in Svizzera»

RomaE ora basta con le tasse, il governo piuttosto trovi un accordo con Berna e recuperi i capitali nascosti. Su Palazzo Chigi il pressing del Pdl, che chiede di colpire gli evasori. «Dopo il via libera della Commissione - dicono il presidente dei senatori Maurizio Gasparri e l’ex ministro Paolo Romani (nella foto) - non si sono più giustificazioni a non sottoscrivere un patto con la Svizzera per la tassazione dei capitali occulti».
Depositati al sicuro nelle banche elvetiche ci sono infatti tra i cento e i duecento miliardi di euro made in Italy. E arrivato il momento di riprenderseli. «Altri Paesi europei - spiegano Gasparri e Romani - hanno già stretto intese simili con la Svizzera, senza nemmeno attendere l’avallo dell’Unione. È il caso della Germania, il cui piano è in fase di ratifica in Parlamento». Ora tocca a Roma: «Il governo Monti è chiamato a recuperare queste ingenti somme evase al fisco per allentare la morsa fiscale sui cittadini e sulle imprese».
Questo sulla Svizzera è l’unico punto condiviso del progetto di riequilibrio fiscale.

«Il governo avvii un negoziato - dice Sandro Gozi, responsabile Pd per le politiche Ue - secondo alcune stime, ci sono almeno 120 miliardi nascosti e un accordo simile a quello tedesco potrebbe farcene riprendere il 34 per cento. Equivale a una manovra». Per il leghista Jonny Crosio «si potrebbero recuperare 50 miliardi». E per Antonio Di Pietro «meglio tardi che mai».

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