Altro che rottamazione, altro che parlamentarie per scegliere i candidati. I veterani del Partito Democratico si attaccano con le unghie alla poltrona.
In nove hanno presentato a via del Nazareno domanda di deroga per potersi candidare per la prossima legislatura. Le regole del partito sono chiare: dopo 15 anni di mandato (e al massimo tre legislature), i militanti devono farsi da parte e lasciare il posto a chi è in politica da meno tempo. Così, tra gli altri, Rosy Bindi (da 18 anni a Montecitorio), Anna Finocchiario (in Parlamento da 25 anni) e Giueppe Fioroni (alla Camera "solo" da 16 anni, ma con alle spalle già tre legislature) cercano in tutti i modi di restare nelle liste elettorali.
L'ultima parola resta comunque a Pier Luigi Bersani, che avrà a disposizione un 10% di candidature da decidere sulla base di "criteri di competenza e apertura
alla società civile". Un altro 10% sarà prerogativa dei capilista, scelti anch'essi dal segretario. Questi "privilegiati" non dovranno partecipare alle parlamentarie, ma saranno inseriti d'ufficio nelle liste elettorali.
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