"Un risultato molto positivo, direi anche straordinario, del quale siamo molto soddisfatti". Così il segretario del Pdl Angelino Alfano commenta il risultato elettorale. "Ho sentito Berlusconi per ringraziarlo. Noi oggi crediamo di essere la maggioranza relativa al Senato. Aspettiamo con serenità i risultati della Camera". Alfano non vuole ipotizzare il futuro assetto politico perché "fare il gioco degli scenari a scrutinio aperto sarebbe come prendere in giro gli italiani. Vediamo i risultati definitivi e poi decideremo cosa fare dopo". Tuttavia, ricordando che i dati del Viminale sono ufficiosi e soggetti a un margine di errore, il segretario del Pdl ha chiesto al ministro dell'Interno Anna Maria Cancellieri di dichiarare il too close to call.
I dati diffusi dal Viminale, come ha ricordato il Viminale nei giorni scorsi sono solo dati ufficiosi che vengono raccolti con metodi empirici soggetti inevitabilmente ad un margine di errore. Anche se tale margine è molto contenuto, è certamente superiore allo scarto dei voti, davvero minimo, che si registra allo stato tra la sinistra e il centrodestra. In queste condizioni, come sempre avviene negli Stati Uniti, Alfano ha invitato la Cancellieri a dichiarare il "too close to call", cioè l’impossibilità di dichiarare il vincitore considerato lo scarto irrisorio di voti a livello percentuale ed assoluto. "Solo gli Uffici Centrali circoscrizionali e solo l’Ufficio Centrale presso la Corte di Cassazione - spiega Alfano - potranno calcolare con certezza, sulla base dei verbali di tutte le sezioni, la coalizione che ha effettivamente conseguito il maggior numero di voti ai fini dell’assegnazione del premio di maggioranza nazionale". Il Viminale, però, ha deciso di non modificare la prassi usata sempre per le elezioni politiche: la trasmissione dei dati definitivi ricevuti, in attesa poi della proclamazione dei risultati e degli eletti che spetta agli uffici elettorali della Cassazione.
"Una prima ipotesi che accomuna sia i dati degli instant poll che i dati delle proiezioni c’è - analizza Daniele Capezzone, portavoce del partito -, il miracolo compiuto da Silvio Berlusconi e il Pdl con un raddoppio dei consensi rispetto a come si era partiti all’inizio della campagna elettorale". Capezzone puntualizza però che il Pdl "non commenta fino ai risultati definitivi". Fa fatica a contenere la soddisfazione il coordinatore del Pdl Sandro Bondi: "Lo straordinario risultato che si profila per il centrodestra si deve unicamente ed esclusivamente al presidente Berlusconi, artefice di un’altra impresa memorabile".
Fabrizio Cicchitto sottolinea che bisogna attendere prima di esprimere un giudizio. Però non resiste e bacchetta gli esponenti del centrosinistra: "Che esponenti del Pd come Letta e Fassina si facciano prendere i nervi a tal punto da parlare già di elezioni anticipate, rientra nel terreno della più pura irresponsabilità". Il capogruppo del Pdl alla Camera sottolinea "i dati certi" che arrivano dai primi riscontri delle urne: "Innanzitutto c’è l’effetto Berlusconi. Poi c’è l’errore politico tragico di Monti e Casini che si sono andati a cacciare in un minuscolo centro e hanno complicato soltanto le cose. La politica dovrà fare un confronto con questo strano animale che scende in campo e che è il Movimento 5 Stelle".
"Pur nell’incertezza dei dati, emerge che non c’è stato il trionfo della sinistra, che non ha la maggioranza al Senato", sintetizza Roberto Formigoni. "Non c’è stato - rileva - quel crollo del centrodestra che tanti preoconizzavano. Il centrodestra c’è, è vivo e vegeto e attivo: vinciamo nelle regioni determinanti e forse anche in Lombardia sfatando una campagna fatta di calunnie e di pregiudizi a conferma del fatto che la gente non crede alle menzogne. Chi dovrà governare - conclude - dovrà dimostrare tantissima saggezza e responsabilità per dare risposte concrete alla gente".
"Berlusconi grande combattente, grandissima rimonta.
E giochi aperti, con Berlusconi che conferma la sua leadership sul centro-destra", ha detto l’ex ministro Pdl Mariastella Gelmini, convinta che dalle elezioni "esce battuta sonoramente la politica dell’austerità senza crescita, dell’europeismo delle burocrazie e dei Paesi del nord".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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