I democratici esultano: "Il Pd e il centrosinistra hanno vinto ovunque". Ma il risultato che è uscito dalle urne dei ballottaggi è tutt'altro. Continua, infatti, l'avanzata del Movimento 5 Stelle che trionfa a Parma con il 39enne Federico Pizzarotti. Anche a Palermo il Pd prende una sonora batosta: vince il super favorito Leoluca Orlando con percentuali bulgare. A Genova, invece, vince Marco Doria, vendoliano sostenuto da tutto il centrosinistra. Nei 118 Comuni chiamati alle urne, l'affluenza ha segnato un nuovo dato negativo attestandosi al 51,38%, in netto calo rispetto 65,36% registrato al primo turno.
"Forza belin!" è il grido di Beppe Grillo che risuona su Twitter durante lo spoglio del voto. Sin dalle prime battute gli occhi di tutti sono puntati su Parma dove il grillino Federico Pizzarotti è in testa col 60,3% rispetto al candidato del centrosinistra Vincenzo Bernazzoli che si ferma al 39,7%. "Agirò con la massima trasparenza, nelle decisioni più popolari e in quelle meno popolari. Quello che spero è che la partecipazione rimanga alta, questa è la garanzia più importante", ha promesso il 39enne Pizzarotti dopo aver ringraziato la moglie e i cittadini che lo hanno sostenuto. Dopo aver trionfato a Sarego nel Vicentino, il Movimento 5 Stelle non arresta la propria avanzata. L'inedita alleanza tra il Sel di Nichi Vendola e i grillini conquista il comune di Comacchio: il candidato del M5S Marco Fabbri, ha battuto il candidato del Pd e dell’Udc Alessandro Pierotti ottenendo il 75% delle preferenze. Ottimo risultato anche a Mira (in provincia di Venezia) dove ha vinto il grillino Alvise Maniero.
I democratici perdono anche a Palermo dove il dipietrista Leoluca Orlando è in testa con il 72,43% sul democratico Fabrizio Ferrandelli che si fermerebbe il 27,57%. "Numeri monarchici per Orlando? - hanno commentato i dipietristi - è colpa di Lombardo perché quando si fa una legge elettorale a proprio vantaggio, poi magari capita che le cose non vanno come si sperava". Artefice di quella che è passata alla storia come la "primavera di Palermo", il 65enne esponente dell'Idv è alla sua quarta elezione a primo cittadino del capoluogo siciliano. La prima volta fu tra il 1985 e il 1990. Successivamente tornò a Palazzo della Aquile dal 1993 al 2000. Nel 2007 corse contro il candidato del Pdl Diego Cammarata, in quel caso uscente, ma non ottenne la vittoria per un soffio. E l’elezione di oggi di Orlando segna l’ingresso di un nuovo inquilino al Comune, dopo dieci anni di gestione Cammarata.
A Genova vince il centrosinistra. Marco Doria, esponente del Sel sostenuto da tutta la coalizione, ha vinto con il 60,2% su Enrico Musso, il candidato centrista sostenuto da una lista civica che sarebbe fermo al 39,7%. Ancora una volta i vertici del Partito democratico riescono a vincere soltanto appoggiando i candidati degli altri partiti. Alle primarie il candidato di Nichi Vendola proprio non piaceva a Pier Luigi Bersani, che oggi gonfia il petto e sbandiera ovunque la vittoria del Pd. Adesso, proprio come era successo l'anno scorso a Milano con Giuliano Pisapia, sale sul carro del vincitore e canta vittoria.
Sette candidati al ballottaggio, nessun eletto: si chiude così, con una sconfitta piena, il secondo turno elettorale che vedeva la Lega Nord alla prova del voto tra Lombardia e Veneto, tradizionali serbatoi di preferenze per il Carroccio:
correndo da solo, il Carroccio è stato sconfitto a Cantù, Palazzolo, Meda, Tradate, Senago, Thiene e San Giovanni Lupatoto. La sconfitta più amara arriva a Meda dove il sindaco uscente Giorgio Taveggia ha perso per un solo voto.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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