Ha accusato il governo di proseguire le "politiche razzializzanti" del passato, con quell'aggettivo che da solo meriterebbe un capitolo a sé (per quanto discutibile). Sul cosidetto decreto Cutro, la notizia non sono le ostilità di Aboubakar Soumahoro all'esecutivo quanto le argomentazioni di quest'ultimo contro il provvedimento. Durante il dibattito in Aula sulle pregiudiziali al Dl migranti, l'ex sindacalista dei braccianti si è infatti scagliato contro i banchi della maggioranza per contestare le "modifiche che andranno a peggiorare il già drammatico quadro". L'invettiva del debutato ha però ottenuto una dura replica da parte della Lega.
Dl migranti, l'attacco di Soumahoro
"Il cosiddetto decreto Curto, rispetto al quale ho già espresso il mio parere negativo durante i Lavori presso la Commissione Lavoro, non ha l'ambizione di governare i processi migratori", ha accusato Soumahoro, ribadendo la propria posizione. Il governo - ha continuato il deputato del gruppo misto - è "in piena continuità con le politiche migratorie razzializzanti e fallimentari dei governi precedenti". Ora, non sappiamo esattamente cosa siano le politiche razzializzanti paventate dal politico di origini ivoriane ma - a giudicare dall'etimologia dell'aggettivo - la definizione ci sembra a dir poco confusa. Non c'è infatti un singolo provvedimento del governo in cui si faccia riferimento alle componenti razziali.
Il deputato ha poi puntato il dito contro quattro modifiche che, a suo avviso, andrebbero a peggiorare la situazione. Sentiamo le sue ragioni: "La prima è la previsione di introdurre una 'condizionalità della propaganda' per il decreto flussi, che chiede ai paesi d'origine di aderire ad una campagna di comunicazione stabilita dal governo. La seconda è lo smantellamento della protezione speciale che causerà maggiori pressioni sui già oberati tribunali per via dei ricorsi, il prolungamento della permanenza dei ricorsisti nei centri di accoglienza e andrà ad ingrossare le fila del già grande esercito degli invisibili". E ancora, ha aggiunto Soumahoro: "La terza è l'ingresso di lavoratori nel settore agricolo che non è sufficiente. Come diciamo inascoltati da anni, è necessario regolarizzare i braccianti invisibili anziché subordinare il loro permesso al lavoro se si vuole lottare contro il caporalato. La quarta che è grave prevede la derogare al codice dei contratti pubblici fino al 2025 per ampliare, tra le altre cose, i CPR - che dovrebbero essere chiusi subito perché punisce gli immigrati per ciò che sono e non per ciò che fanno".
Le mosse del governo contro i flussi incontrollati
In realtà tutti i provvedimenti menzionati dall'ex sindacalista sono stati pensati proprio per mettere ordine in un ambito in cui, sinora, la prassi ha portato solo a un incremento dei flussi incontrollati. Facile dunque smentire le argomentazioni della sinistra contro il decreto. Eppure, secondo il deputato di origini ivoriane il governo non avrebbe una "visione per governare i processi migratori". Forse, più correttamente, Aboubakar avrebbe potuto ammettere che un progetto l'esecutivo ce l'ha, ma non corrisponde al suo. Soumahoro, al riguardo, ha infatti informato di essere al lavoro su un ddl in materia di immigrazione alla quale sto lavorando. "Sarà una proposta di legge che metterà al centro le alleanze con partners europei, con i paesi africani e al livello delle Nazioni Unite".
L'affondo della Lega su Soumahoro
A stretto giro, però, l'ex sindacalista è stato zittito dai banchi della maggioranza. In particolare è stata la Lega a muovergli una dura replica. "Contrariamente a quello che dice Soumahoro, con il decreto Cutro la Lega vuole evitare il ripetersi di altri scandali legati alle cooperative che si occupano di migranti, proprio come quello che ha coinvolto la sua famiglia. Il provvedimento, infatti, prevede regole e sanzioni certe sull'accoglienza e punta a garantire una maggiore integrazione ai veri profughi", ha dichiarato la deputata leghista Giovanna Miele. La nostra visione - ha proseguito l'esponente salviniana - "è chiarissima: contrasto all'immigrazione illegale, potenziamento delle politiche d'integrazione e stretta sulle protezioni speciali per disincentivare le partenze ed evitare altre morti in mare".
Poi l'ulteriore affondo al deputato del gruppo misto: "Piuttosto, mi auguro che la proposta di
legge in materia di immigrazione annunciata dall'ex paladino dei migranti non intenda favorire altri casi come quello che ha colpito le coop di famiglia su cui chiediamo ancora che sia fatta chiarezza".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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