Via al primo bando: prende forma il Piano Mattei per l'Africa

Investimenti su formazione professionale e tutela dell'infanzia nei Paesi d'origine. Le ong intanto sbarcano a Carrara 261 migranti

Via al primo bando: prende forma il Piano Mattei per l'Africa
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Le premesse al Piano Mattei cominciano a prendere corpo concretizzandosi nelle prime azioni che il governo italiano sta mettendo sul campo direttamente in Africa e che saranno di freno immediato all'immigrazione clandestina. Il primo grande risultato è già sotto gli occhi di tutti: il numero degli sbarchi sceso del 60% rispetto allo scorso anno. Già, perché dopo i tanto profetici «aiutiamoli a casa loro» disseminati qua e là da una sinistra malevola e ipocrita, il governo Meloni è passato in breve tempo dalle parole ai fatti. Il fulcro di un primo grande progetto si chiama Relint 2024 e riguarda un piano di investimento triennale che si basa su una serie di misure innovative in merito alla cooperazione e che impegneranno 40 milioni di euro. L'impegno finanziario riguarderà istruzione, formazione e tutele sociali direttamente nei Paesi di origine e

di transito degli immigrati. Un passo considerevole verso lo «sviluppo socio-economico e la creazione di opportunità di lavoro; la promozione del trasferimento di competenze e capacità professionali e finanziarie che migliorino le condizioni del mercato del lavoro e accrescano le opportunità di impiego soprattutto per i giovani; il miglioramento dei servizi di protezione dell'infanzia; il sostegno al rafforzamento dei sistemi di stato civile e anagrafe; la protezione dei rifugiati e dei vulnerabili», così come è riportato nell'intento delle proposte progettuali. Concetti che cambiano di fondo il paradigma di quelle che, fino a oggi, potevano rappresentare le chiavi dell'immigrazione economica senza futuro: dal mancato controllo dei flussi alla speculazione sulle politiche della falsa accoglienza cui si è assistito negli ultimi anni e di cui si attendono condanne e risarcimenti di risorse intascate indebitamente. Le ricadute del piano Mattei investiranno aree geografiche estese (Burkina Faso, al Camerun, Costa d'Avorio, Egitto, Etiopia, Guinea, Mali, Niger, Nigeria, Tunisia) con pianificazioni specifiche sulla gestione

della migrazione mista per sviluppare e far crescere economicamente i paesi di prima accoglienza direttamente in Africa, con un'evidente diminuzione delle partenze. E naturalmente con l'obiettivo di mettere il punto ai viaggi della disperazione su carrette del mare stracolme.

Non ultimo il salvataggio dei 261 migranti soccorsi nei giorni scorsi nelle acque del Mediterraneo meridionale dalla Ocean Viking, nave della Ong Sos Mediterranèe, approdata ieri a Marina di Carrara. Dopo le prime verifiche a bordo della nave, i migranti sono stati accompagnati nel complesso fieristico di Imm-Carrarafiere per il primo soccorso e le operazioni di riconoscimento.

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