"È il primo dei fascisti”. Cruciani smonta l'invettiva di Saviano contro Musk

Il conduttore de "La Zanzara" commenta le maledizioni di Saviano nei confronti del patron di X: "Se lo avessi detto io avrebbero chiamato i caschi blu"

"È il primo dei fascisti”. Cruciani smonta l'invettiva di Saviano contro Musk
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Da Roberto Saviano a Corrado Augias, passando per Chiara Valerio ed Elly Schlein. Il coro degli indignati di sinistra davanti al multimiliardario repubblicano Elon Musk oltrepassa il confine del diritto di parola e finisce nel pericoloso calderone degli insulti. Il “che tu sia maledetto”, pronunciato dallo scrittore napoletano e indirizzato al patron di Tesla, oltre a essere un’invettiva di cattivo gusto, rappresenta l’ultimo paradosso di chi si professa democratico ma, alla prova dei fatti, rimane uno dei tanti “fascisti dell’antifascismo”.

È questo quello che, nell’ultima puntata de La Zanzara, ricorda il suo conduttore Giuseppe Cruciani. “Saviano ha scritto su Elon Musk queste parole:” che tu sia maledetto…fine violenta’”. La memoria del giornalista non lo inganna. In risposta al video del presunto, e poi smentito, saluto romano di Musk, Saviano si era abbandonato agli insulti peggiori nei confronti dell’imprenditore e proprietario di X. Da qui il paragone provocatorio di Cruciani:“Se lo avesse scritto un Cruciani, un Porro, un Del Debbio o un Giordano? Avrebbero chiamato i caschi blu!”. Poi, a stretto giro, arriva la sentenza definitiva. “I cosiddetti anti-fa sono i primi fascisti della lista!”. Il messaggio, più o meno velatamente, è rivolto proprio allo stesso Saviano che, sempre in prima filo contro il presunto governo fascista italiano, riesce ad utilizzare un linguaggio così violento da non avere il permesso di entrare nel normale dibattito pubblico tipico delle società liberali.

Le parole dello scrittore anti-Camorra non hanno nulla a che vedere con una normale critica politica. E se la maledizione di Saviano può finire nel reparto folclore del dibattito odierno, non sono da sottovalutare gli impatti potenzialmente negativi che quelle stesse parole potrebbero causare. Ne sono una prova, anche se non collegate direttamente alle parole dello scrittore, le continue minacce che gli utenti social stanno riservando ad Andrea Stroppa, referenti italiano di Musk. "Mi hanno detto di non sottovalutarlo più. Sono mesi che mi danno del nazista sui social Mesi, da prima della vittoria di Trump. Dicono che sono fascista”, ha rivelato in un colloquio con IlGiornale.

“Mi fanno ridere. Cosa c'entro io col fascismo? Ho sempre fatto volontariato, io sono assolutamente liberale”, ha concluso Stroppa che, da qualche giorno, è bersaglio di insulti gravissimi sui principali social.

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