Dopo il decreto del Governo a Pisa tutti si chiedono se è scongiurata o no la fusione con Livorno. Ricapitoliamo i fatti. In Toscana le nuove province saranno quattro: Firenze (città metropolitana) che ingloba Prato e Pistoia, la provincia della costa nord tirrenica (Massa-Carrara-Lucca-Pisa e Livorno), Grosseto-Siena e per finire Arezzo. Quest'ultima resta autonoma (il progetto iniziale prevedeva la fusione con Siena e Grosseto).
Secondo i criteri fissati dall'esecutivo i capoluoghi dovrebbero essere Firenze, Livorno, Grosseto e Arezzo. Ma si fa largo l'ipotesi - da verificare leggendo il testo completo del decreto - che in caso di accorpamento di più di tre province il capoluogo venga scelto a maggioranza dalle assemblee elettive. Per questo motivo, dunque, al fine di assicurare una maggiore vicinanza al capoluogo, la maxiprovincia dell'Alto Tirreno potrebbe finire sotto Pisa e non Livorno. Come tutti sanno di mezzo c'è un secolare campanilismo. Ma non solo. Era stato lo stesso governatore della Toscana, Enrico Rossi, a chiedere al governo l'adozione di tre "aree vaste" per la regione. Richiesta che, a ben vedere, è stata sostanzialmente accolta, a parte l'eccezione di Arezzo.
Il progetto iniziale del governo oltre all'unione di Pisa con Livorno prevedeva l'accorpamento di Massa-Carrara e Lucca con Prato e Pistoia. Ora, invece, Palazzo Chigi tiene conto dell'evidente contiguità morfologica, che si traduce in un quotidiano travaso di cittadini da Nord a Sud dell'Alto Tirreno toscano. Tanti, troppi gli interessi in comune, così come i servizi ad uso e consumo dei cittadini delle quattro vecchie province: l'università di Pisa, l'aeroporto (lo scalo aereo pisano è il più importante della Toscana), il porto di Livorno, gli ospedali. E che dire della vicinanza fra le quattro città: nell'arco di un'ora-un'ora e mezzo di autostrada si possono raggiungere i due estremi, Massa a Livorno.
Pisa frazione di Livorno?
Ignote mani armate di pennello e vernice si sono recate a Stagno, località sul ponte dell’Aurelia che segna il confine tra Pisa e Livorno, e hanno fatto un ritocchino a un cartello stradale: sotto "Pisa" compare la scritta "frazione di Livorno".
Nessun atto vandalico ma solo l'ennesimo sberleffo dei Livornesi ai Pisani. Vedremo quale sarà la risposta. Ma anche se fa sorridere il campanilismo fra le due città è solo un aspetto marginale. Anche se affonda le sue radici nella storia, che non si può certo cancellare con un decreto.
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