Il rapitore di Calevo era già stato graziato 2 volte

Pierluigi Destri ottenne la clemenza prima da Saragat e poi da Leone

Il rapitore di Calevo era già stato graziato 2 volte

Genova - Due volte graziato da due diversi presidenti della Repubblica. Un uomo particolarmente fortunato, se non un vero e proprio recordman. E, a quanto pare, non un uomo condannato per errori giudiziari o scambi di persone. Ma un reprobo.

Parliamo di Pierluigi Destri, il capo della gang che lo scorso dicembre ha sequestrato l'imprenditore spezzino Andrea Calevo che venne segregato per due settimane nella cantina di una villetta di Sarzana. L'organizzatore di quel sequestro è tornato in carcere lo scorso 31 dicembre, poco dopo la liberazione dell'ostaggio. Sì un ritorno perché Destri, professione costruttore residente a Sarzana, le porte della galera se l'era viste spalancare più volte durante la sua vita ma, con altrettanta curiosa «fortuna», in un paio di occasioni era riuscito ad uscire «pulito» dalle sue pendenze grazie a provvedimenti ad personam.
A scoprirlo è un'inchiesta de Il Secolo XIX che riporta le due grazie concesse nel tempo al rapitore-costruttore. La prima è riferita al 28 ottobre 1971.

L'uomo, all'epoca quasi trentenne, finisce dietro le sbarre per avere dato fuoco ad un locale pubblico: nessuna spiegazione nel verbale della polizia su quali siano i motivi che spingono Destri all'attentato incendiario. Il sarzanese si becca tre anni di pena da scontare ma, in un contesto storico particolare per l'Italia, schiacciata tra la rivoluzione sessantottina e le stragi di stampo terroristico, due anni gli vengono concessi per via dell'indulto, mentre uno viene annullato per decisione dell'allora Capo dello Stato Giuseppe Saragat che lascia l'uomo in libertà.

Dal 1971 al 1977, passano sei anni e Pierluigi Destri torna ad avere guai con la giustizia questa volta accusato di truffa ed emissione di assegni a vuoto. Anche in questo frangente viene condannato a quattro mesi di carcere ma anche in questa situazione un provvedimento ad personam lo salva dalla pena. A sedere sulla poltrona più alta del palazzo del Quirinale è Giovanni Leone che decide di rimetterlo in libertà.

Ma la doppia grazia non basta a Pierluigi Destri che torna nuovamente in carcere per avere realizzato in maniera totalmente abusiva una villetta a Sarzana, la stessa dove il mese scorso nascose Andrea Calevo, che gli viene sequestrata ma che continua a frequentare costringendo i carabinieri a mettergli le manette ai polsi. Sconta la sua pena, questa volta non c'è nessun intervento del Capo dello Stato, ma nel 2005 rieccolo nei guai per una mazzetta offerta ai funzionari del comune di Ameglia che vennero profumatamente pagati in cambio del via libera ad una serie di licenze edilizie.

Nel 2009 Destri si trova nuovamente sotto

indagine. Questa volta con l'accusa di omicidio per la scomparsa di uno degli operai alle sue dipendenze a cui il costruttore doveva novemila euro di arretrati. Ma adesso difficilmente potrà sperare in una ennesima grazia.

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