Sembra scongiurato il clamoroso, ma neanche più di tanto, colpo di scena alle elezioni regionali in Sicilia. Il democratico Rosario Crocetta si impone anche se il primo partito è il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo che registra un vero e proprio exploit. A vincere, in realtà è già stato il partito del non voto. Nei 390 comuni nei quali si è votato per eleggere il nuovo presidente della Regione e rinnovare l’Assemblea regionale, l’affluenza è stata del 47,42% degli aventi diritto. Poco più di 2,2 milioni di elettori: l'astensionismo è schizzato al 52,58 per cento.
"È la storia che cambia con me. In altri tempi uno come non sarebbe stato eletto", ha commentato il candidato di Pd, Udc, Psi e Api, sui risultati delle elezioni che lo vedono oltre il 30,5% delle preferenze. Crocetta è stato attorniato da una folla entusiatsta mentre raggiungeva il suo comitato elettorale a Palermo: "Sono riuscito in un miracolo mettendo assieme movimenti antipolitici e partiti". Nello Musumeci, il candidato presidente della Regione siciliana del centrodestra, si ferma al 25,7%, mentre il grillino Giancarlo Cancelleri con il 18,2% delle preferenze scalza Gianfranco Miccichè, leader di Grande sud, che si ferma al 15,4%. Per Giovanna Marano, sostenuta da Idv, Sel, Federazione della Sinistra e Verdi, il 5,77% delle preferenze.
A un quinto dello spoglio si delinea anche la situazione dei partiti, in base al sistema elettorale siciliano che prevede il voto disgiunto. Il Movimento 5 stelle si conferma primo partito all’Assemblea con il 17,78%. Segue il Pd al 13,94%, il Pdl con il 13,17%. Udc con il 10,78%, il Movimento politico Crocetta presidente 7,16%. Cantiere popolare 5%. Grande Sud 5,94%, la lista Nello Musumeci presidente 5,26%. Fuori invece Sel, Idv e Fli che non superano lo sbarramento del 5%. Un quadro che non assegna neppure a Crocetta, pur considerando il premio di governabilità, la maggioranza assoluta.
Sono cominciate alle 8 di questa mattina le operazioni di scrutinio. L’affluenza è stata del 47,42% pari a 2.203.885 elettori. Oltre la metà degli elettori ha dunque disertato le urne. Nel 2006, quando le urne rimasero aperte solo di domenica, aveva votato il 59,16%. Prima ancora, nel 2001, la percentuale era stata del 63,47%. Il Comune con la percentuale di affluenza più alta è Maniace (in provincia di Catania) con il 77,76%, quello con la più bassa, invece, Acquaviva Platani (in provincia di Caltanissetta) con il 20,68%.
La provincia con la percentuale di affluenza più alta è Messina, con il 51,32%, quella con la più bassa Caltanissetta con il 41,34%. L’elezione è a turno unico senza ballottaggio: sarà eletto presidente della Regione Siciliana il candidato che otterrà il maggior numero di preferenze insieme a 89 deputati regionali.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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