Regione Siciliana, vince il partito del non voto

Affluenza al 47,42%: la metà degli elettori ha disertato le urne. Vince Crocetta (31,05%). Dietro Musumeci, il grillino Cancelleri e Miccichè. Al partito di Beppe Grillo la maggioranza delle preferenze. VAI ALLO SPECIALE

Regione Siciliana, vince il partito del non voto

Sembra scongiurato il clamoroso, ma neanche più di tanto, colpo di scena alle elezioni regionali in Sicilia. Il democratico Rosario Crocetta si impone anche se il primo partito è il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo che registra un vero e proprio exploit. A vincere, in realtà è già stato il partito del non voto. Nei 390 comuni nei quali si è votato per eleggere il nuovo presidente della Regione e rinnovare l’Assemblea regionale, l’affluenza è stata del 47,42% degli aventi diritto. Poco più di 2,2 milioni di elettori: l'astensionismo è schizzato al 52,58 per cento.

"È la storia che cambia con me. In altri tempi uno come non sarebbe stato eletto", ha commentato il candidato di Pd, Udc, Psi e Api, sui risultati delle elezioni che lo vedono oltre il 30,5% delle preferenze. Crocetta è stato attorniato da una folla entusiatsta mentre raggiungeva il suo comitato elettorale a Palermo: "Sono riuscito in un miracolo mettendo assieme movimenti antipolitici e partiti". Nello Musumeci, il candidato presidente della Regione siciliana del centrodestra, si ferma al 25,7%, mentre il grillino Giancarlo Cancelleri con il 18,2% delle preferenze scalza Gianfranco Miccichè, leader di Grande sud, che si ferma al 15,4%. Per Giovanna Marano, sostenuta da Idv, Sel, Federazione della Sinistra e Verdi, il 5,77% delle preferenze.

A un quinto dello spoglio si delinea anche la situazione dei partiti, in base al sistema elettorale siciliano che prevede il voto disgiunto. Il Movimento 5 stelle si conferma primo partito all’Assemblea con il 17,78%. Segue il Pd al 13,94%, il Pdl con il 13,17%. Udc con il 10,78%, il Movimento politico Crocetta presidente 7,16%. Cantiere popolare 5%. Grande Sud 5,94%, la lista Nello Musumeci presidente 5,26%. Fuori invece Sel, Idv e Fli che non superano lo sbarramento del 5%. Un quadro che non assegna neppure a Crocetta, pur considerando il premio di governabilità, la maggioranza assoluta.

Sono cominciate alle 8 di questa mattina le operazioni di scrutinio. L’affluenza è stata del 47,42% pari a 2.203.885 elettori. Oltre la metà degli elettori ha dunque disertato le urne. Nel 2006, quando le urne rimasero aperte solo di domenica, aveva votato il 59,16%. Prima ancora, nel 2001, la percentuale era stata del 63,47%. Il Comune con la percentuale di affluenza più alta è Maniace (in provincia di Catania) con il 77,76%, quello con la più bassa, invece, Acquaviva Platani (in provincia di Caltanissetta) con il 20,68%.

La provincia con la percentuale di affluenza più alta è Messina, con il 51,32%, quella con la più bassa Caltanissetta con il 41,34%. L’elezione è a turno unico senza ballottaggio: sarà eletto presidente della Regione Siciliana il candidato che otterrà il maggior numero di preferenze insieme a 89 deputati regionali.

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