Renzi snobba l'Europa per andare a Porta a Porta

I tempi contingentati, il braccio di ferro con Berlino, l'impegno con Vespa: ecco perché Renzi ha cancellato la conferenza stampa con Schulz

Renzi snobba l'Europa per andare a Porta a Porta

Grande imbarazzo a Strasburgo. La decisione di Matteo Renzi di non tenere la tradizionale conferenza stampa al termine dell’intervento di presentazione dell’agenda della presidenza semestrale del Consiglio Ue, davanti alla plenaria del Parlamento europeo ha fatto storcere il naso a non pochi capi di Stato. Non tanto per lo sgarbo a Martin Schulz, fresco di riconferma, quanto per la "giustificazione" dell'assenza all'appuntamento. Il presidente del Consiglio sarà, infatti, l'ospite d'onore dello speciale di Porta a Porta. Che Renzi non sgomiti per apparire in pubblico con Schulz, non abbiamo alcunché da obiettare. Peccato che, aldilà delle noiosissime lodi all'Unione europea, avviare il semestre europeo con una clamorosa "bigiata" istituzionale non è certo il migliore dei modi per far valere il peso dell'Italia.

"Il governo è convinto che c’è bisogno di un’Italia che non viene in Europa a chiedere, a rivendicare, ma a far pesare una storia straordinaria per un futuro che sia all’altezza del suo passato". All'indomani del primo giorno dell'ottava legislatura dell'Europarlamento, Renzi ha riunito i deputati italiani per sciorinare una litania di salamelecchi all'Unione europea. Una serie di ovvietà a cui non deve credere più di tanto nemmeno lui. Tanto che, alla prima apparizione tivù, eccolo salire sul primo diretto per Roma e darsele a gambe levate. Questa mattina ha, infatti, dato il ben servito a Schulz spiegandogli che in serata non avrebbe partecipato alla conferenza stama congiunta con il presidente della Commissione europea, José Manuel Barroso. Un appuntamento a cui finora hanno partecipato quasi tutti i suoi predecessori, primi ministri dei governi che hanno esercitato la presidenza di turno dell'Unione europea. "È sicuramente una decisione inusuale", hanno fatto trapelare fonti dello staff di Schulz che, tuttavia, ha pubblicamente minimizzato l’importanza della questione: "È solamente, esclusivamente ed eccezionalmente a causa di restrizioni di orario e impegni del primo ministro italiano, che ripartirà subito dopo il suo intervento in plenaria".

Non sarebbe la prima vola che un premier salta la conferenza stampa. È già successo, ma molti anni fa, all’inizio di questi appuntamenti tradizionali all’Europarlamento per la presentazione della presidenza semestrale europea. Il vero problema non è tanto l'assenza, ma il motivo dell'assenza. In molti a Strasburgo considerano, infatti, "irrispettoso" il fatto che Renzi abbia tanta fretta di andarsene per essere in diretta su Raiuno allo speciale di Bruno Vespa che riapre Porta a Porta appositamente per "celebrare" il semestre europeo a guida italiana. "Non sta a me giudicare l’orario e l’agenda di un primo ministro - ha commentato Schulz - ha sicuramente degli impegni con un programma molto denso e tempi limitati". Dichiarazione computa, ma che non fa nulla per celare un profondo fastidio. Così, per mettere un freno alle polemiche, lo staff di Renzi prova ad allestire un punto stampa fuori dall'emiciclo, subito dopo il dibattito in plenaria.

Che, però, porta ritardo su ritardo e obbliga a un altro annullamento. È il gong che segna la fine di un "braccio di ferro" durato tutto il giorno tra il palazzo di Strasburgo e Renzi. Che stasera si mostrerà comunque sorridente e trionfante negli studi di Porta a Porta.

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