Matteo Renzi consegna un doppio ultimatum alla vigilia della pausa estiva. Da Carlo Calenda «pretende» entro settembre una risposta sulla lista unica tra Italia Viva e Azione alle Europee. Alla premier Giorgia Meloni chiede di uscire dallo stallo e accelerare l`iter per l`approvazione dell`elezione diretta del capo del governo. Il leader di Italia Viva convoca a sorpresa la stampa nella sala Caduti di Nassirya del Senato: la mossa serve a scavare un solco con il suo ex compagno di viaggio, Carlo Calenda, sempre più proiettato verso un`intesa con Schlein e Conte, e aprire un varco in direzione Meloni. L`iniziativa deve riportare Renzi fuori dal cono d`ombra. Il rottamatore attacca il governo. Ma in realtà l`obiettivo è l`avvicinamento al centrodestra. Sul tavolo, il senatore IV cala l`asso dell`elezione diretta del premier: un assist a Fratelli d`Italia, intrappolata nella melina della Lega.
«Io firmo qui di fronte a voi il disegno di legge di revisione costituzionale che il governo Meloni non ha avuto la forza di fare. Sono nove mesi che chiacchierano, il governo ha un grande consenso nei sondaggi, ma non sta facendo niente delle cose che aveva promesso in campagna elettorale» - annuncia l`ex premier. Il ddl «Disposizione per l`introduzione per l`elezione diretta del presidente del consiglio in Costituzione» apre all`ipotesi del premierato: quattro articoli da modificare per costruire una convergenza con il partito di Giorgia Meloni che parte dal presidenzialismo. Ma potrebbe accettare come punto di caduta il premierato. E sul tema delle riforme Renzi punta a stanare anche Calenda: «Sull`elezione diretta del premier è nel programma, poi si può cambiare idea. Sulla commissione Covid Azione ha votato a favore, poi non siamo una caserma si può anche votare no». Il leader di Azione viene sollecitato a rispondere su un altro punto che sta a cuore a Renzi: le Europee. «Se nelle prossime settimane si vorrà fare chiarezza si dovrà indicare il percorso per le europee. C`è uno spazio enorme per i riformisti. Se si vuole costruire quello spazio noi ci siamo, il menù del Twiga è un`altra cosa». Renzi teme che l`ex ministro abbia in tasca già un`intesa con il Pd. Italia Viva deve capire quale strada imboccare per il voto nel 2024. Renzi mette sul tavolo altre due proposte.
Da un lato, la partecipazione dei lavoratori alla governance di impresa. «Vuol dire che se fai un bel guadagno a fine anno, detasso l`utile se va in tasca ai lavoratori. È uno strumento molto potente contro le disuguaglianze», spiega il leader IV. Dall`altro, la cancellazione di una settimana di ferie per i senatori, da 5 a 4 settimane, per votare il disegno di legge di Renzi e Paita sul contrasto al dissesto idrogeologico con il ripristino di Casa Italia e Italia sicura. «Se la maggioranza ha voglia di lavorare la settimana prossima si cancellano le ferie, si viene qui e si vota questa proposta e in due giorni si dimostra agli italiani che vogliamo lavorare» dice spavaldo.
Tre proposte per aprire un canale con l`esecutivo Meloni a cui riconosce: «La liberazione di Zaki è un successo di Meloni». Non vuole parlare di Twiga ma è costretto a farlo: «Non mi interessa dove vanno a cena Bonifazi o la Boschi, nè dove va Richetti...
mi interessa che Bonifazi e Boschi portino avanti in aula le proposte per gli italiani. Questa storia ricorda quello che facevano i grillini prima maniera, parafrasando Pasolini parlerei di grillismo degli antigrillini».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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