Allarme rosso, la Rai è TeleMeloni, il Tg1 «oscura» la Schlein, «a dicembre appena 30 secondi al Pd, zero interventi per la segretaria del primo partito di centrosinistra». Sembrava tutto così bello, per Repubblica. Un report con dei numeri ufficiali, certificati dall’Osservatorio di Pavia, per dimostrare finalmente che sì, la tv di Stato, in particolare il Tg1, sono i megafoni della premier, come sostiene l’opposizione un giorno sì e l’altro pure. Troppo bello per essere vero.
Infatti è tutto falso. L’attacco si trasforma in un boomerang micidiale, per Repubblica e pure per il Pd, che tanto per cambiare ne esce male, come per il sit-in contro la Rai disertato da tutti. Il pezzo pubblicato online da Repubblica viene rimosso dall’home page e rettificato (ma non il titolo) con un imbarazzante «errata corrige» che più che correggere distrugge la tesi iniziale. «Per un errore di codifica nel nostro database, la segretaria del Pd Elly Schlein non era inclusa nel report». Ah, ecco, giusto un piccolo dettaglio. In effetti il report (quello vero, non quello farlocco) dell’Osservatorio di Pavia dice l’esatto contrario di ciò che il giornale della famiglia Elkann aveva sparato poche ore prima. Nella tabella sui «Tempi relativi ai soggetti pertinenti (in minuti)» nei tg Rai, si legge che la leader più presente sul Tg1 a dicembre è stata proprio la Schlein, con 10 minuti, contro gli 8 della Meloni e di Mattarella.
Quindi Gian Marco Chiocci, direttore del Tg1, può semmai essere accusato di fare TeleSchlein. L’Osservatorio si è scusato «con Rai e la Commissione parlamentare di Vigilanza per l’errore e per l’eco mediatica che questo ha suscitato». Non si è però scusato con Repubblica, a cui ha tirato una bella sòla, costringendoli poi a scrivere un secondo pezzo in cui ammettono la cantonata. Talmente «clamorosa» che pure il M5s sfrutta l’occasione per attaccare Schlein «apparsa al Tg1 più spesso di Conte» e il quotidiano filo-Pd a cui i grillini della Vigilanza consigliano «maggiore prudenza per il futuro quando scrivono articoli». L’istituto, tanto per aggravare la situazione, aggiunge una seconda statistica. Questa: «Nel trimestre giugno-dicembre 2023, la percentuale di tempo in voce del Governo, pari al 25,5% del totale, risulta leggermente inferiore alla quota media di tempo in voce registrata per l’Esecutivo nelle legislature precedenti, collocata intorno al 30». Tradotto: la Rai negli ultimi sei mesi ha dato meno spazio al governo rispetto a quanto accadeva con i governi precedenti, quasi tutti con il Pd dentro.
Bastava sfogliare i dati dell’Agcom per accorgersi della patacca. Il dossier sul Pluralismo politico-istituzionale in Rai a dicembre 2023, appena pubblicato, racconta proprio quello. Nei notiziari Rai il Pd ha lo stesso tempo di parola di Fdi (9,4% entrambi), il M5s ha più spazio della Lega e di Forza Italia.
Se si guarda ai dati sui «Primi 20 soggetti politici e istituzionali nei tg di RaiUno» viene fuori che il soggetto che ha avuto più tempo di tutti è sempre Elly Schlein, con il 7,85% del tempo di parola, più di Mattarella, Meloni e Conte. Percentuali difficili da trovare in passato per l’opposizione in Rai.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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