Antonio Tajani ha chiaro in mente gli obiettivi imminenti del governo Meloni per proseguire dell'operazione di abbattimento e semplificazione e pressione fiscale: ovvero la proroga delle misure fiscali come il taglio del cuneo fiscale e il bonus per le mamme lavoratrici. In vista del licenziamento a breve del Documento di Economia e Finanza, il vicepresidente del Consiglio individua in queste due misure la rappresentazione plastica di come intende muoversi l'esecutivo di centrodestra: "Faremo di tutto perché queste due scelte diventino stabili, fa parte della strategia politica del governo e di Forza Italia", ha sottolineato.
Con il Def di oggi, che segna l'apertura dei lavori verso la prossima legge di bilancio, "mi auguro che quando si andrà ad approvare la manovra alla fine dell'anno, mi auguro che ci sia la possibilità di stabilizzare queste due decisioni che vanno nella giusta direzione dell'abbassamento della pressione fiscale", prosegue il ministro degli Esteri. Certo, rimane purtroppo in evidenza la situazione dei conti pubblici, che resta complicata "e deriva dalla pessima gestione del superbonus", precisa Tajani. Pur essendo in teoria una buona scelta, in assenza di controlli "troppi imbroglioni hanno portato soldi all'estero senza che ci fosse un beneficio per l'economia e l'industria edilizia". I soldi sono stati quindi buttati al vento "e noi dobbiamo evitare lo scatafascio dei conti pubblici, ma voglio comunque essere ottimista sulla proroga dei provvedimenti: per noi, tutto quello che semplifica e abbassa la pressione fiscale è una priorità".
Nell'intervista rilasciata a "Start" su SkyTg24, Tajani ha anche modo di esprimere la propria opinione al piano casa presentato da Matteo Salvini. Sul tema del condono edilizio "noi abbiamo una proposta di legge di Forza Italia già incardinata al Senato sulla rigenerazione urbana, con una visione complessiva di risistemazione delle città" per la quale "i piccoli interventi all'interno delle abitazioni possano essere sanati". Quindi se adesso il leader della Lega "farà una proposta che va in quella direzione saremo ben disposti a supportarla", ha aggiunto il segretario di Fi che ha precisato di essere contrario "per principio al condono per abusi che offendono l'ambiente e chi ha pagato le tasse", ma che "qualche sanatoria può essere giustificata e giusta".
Infine, la proposta avanzata soprattutto dalle parti del Partito Democratico di ristabilire il finanziamento pubblico ai partiti, dopo gli scandali specialmente a Bari e Torino. "In linea di principio non sono contrario al finanziamento pubblico dei partiti, se ne può parlare - dichiara Tajani -.
La democrazia ha dei costi, i partiti sono dei collegamenti tra i cittadini e le istituzioni" e quello che "è importante è che siano guidati in modo onesto e trasparente", ha aggiunto Tajani. "La politica ha dei costi e serve trasparenza", ha sottolineato, notando come "quando gli imprenditori decidono di finanziare un partito si sottopongono ad attacchi".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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