"Rischia chi è allergico. E occhio alle pesche"

Come difendersi dagli insetti. La dottoressa Spessot: "In spiaggia la frutta li attira. I vaccini non servono"

Nel nostro Paese ci sono animali potenzialmente letali? Risponde la dottoressa Marzia Spessot responsabile dell'Area clinica del pronto soccorso dell'ospedale San Raffaele di Milano. «La puntura di una zecca non è certo mortale ma può provocare un'infezione che, se non riconosciuta in tempo, può diventare estremamente pericolosa, anche letale».

Proprio in questa stagione la cronaca registra casi di decessi in seguito alla puntura di vespe o calabroni.
«Diverso è il caso delle reazioni allergiche: le punture di questi insetti oppure l'ingestione di particolari alimenti possono provocare delle reazioni che nel peggiore dei casi portano allo shock anafilattico. Le conseguenze più gravi si registrano, però, in quei soggetti che hanno un substrato allergico, cioè che hanno già delle allergie anche se in forma lieve e già avuto dei segnali di intolleranze».

Come ci si può difendere?
«Occorre portare con sé dei farmaci, come per esempio antistaminici e cortisone e, se ho già avuto uno shock anafilattico, la puntura di adrenalina. Ci sono, poi, alcuni accorgimenti che possono aiutare, come per esempio evitare di mangiare una pesca in riva al mare: la puntura sul viso o sulle labbra potrebbe provocare un gonfiore improvviso con compromissione delle prime vie respiratorie».

Come riconoscere uno shock anafilattico?
«I sintomi più importanti sono l'aumento della frequenza cardiaca, il calo della pressione che può portare fino alla perdita di coscienza, i dolori addominali e la diarrea, le difficoltà respiratorie, lo stato confusionale e la pelle fredda e pallida. In presenza di questi segnali è necessario chiamare subito il 118».

Il tipo di reazione allergica è in funzione anche dell'età?
«Una persona di una certa età, magari con un malattia cronica, ha meno riserve e la reazione dell'organismo può essere meno efficace rispetto a

quella di un ventenne».

Per proteggersi dalla punture delle vespe non c'è anche un vaccino?
«Non esiste un vaccino, piuttosto si può fare una terapia di desensibilizzazione, ma è una strada piuttosto lunga».

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