"Vedrò Marcello De Angelis nel pomeriggio". A dirlo è il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, a margine di un evento all'ospedale Santa Maria Goretti di Latina, convinto che il responsabile della comunicazione abbia"commesso un errore importante nel parlare in termini di certezza" sulla vicenda della strage di Bologna.
Il faccia a faccia
"Ha parlato a titolo personale, ci tengo a chiarirlo ancora una volta", ha aggiunto il governatore del Lazio che, ora, farà le sue valutazione sul futuro di De Angelis. "Ma - avverte - lui non ha alcun ruolo politico all'interno dell'amministrazione regionale". Rocca ha rivelato di essersi già sentito con il presidente del Consiglio Giorgia Meloni con cui i contatti sono già frequenti e che "sicuramente non era felice per quanto accaduto". Il presidente della Regione Lazio ha già espresso "con chiarezza" la sua posizione sulle sentenze e oggi ha ribadito:"Noi abbiamo una stagione delle stragi che è stata segnata da interessi torbidi, negare questo significa negare la storia. Anche per la strage di Bologna ci sono ancora figure, come Federico Umberto D'Amato e Umberto Ortolani, su cui occorre fare chiarezza rispetto al loro ruolo". Rocca, infine, si è augurata che vi sia "una desecretazione totale per quanto riguarda la stagione delle stragi che ha lacerato il nostro Paese e mirava a sovvertire l'ordine democratico", ma queste parole non sono bastate alle forze d'opposizione della Regione Lazio che chiedono la rimozione dell'ex parlamentare dal suo attuale incarico.
Il pressing delle opposizioni
"Riteniamo che quanto scritto, e peraltro ribadito da Marcello De Angelis, sia estremamente serio e incompatibile con il suo ruolo di responsabile della comunicazione istituzionale della Regione", scrivono in una nota i capigruppo di opposizione alla Pisana Mario Ciarla (Pd) Roberta Della Casa (5s) Marietta Tidei (Azione-IV) Claudio Marotta (AVS) Alessandra Zeppieri (Polo Progressista) e Alessio D'amato (Insieme per il Lazio).
"Non possiamo accettare che un tentativo di revisionismo storico, su sentenze passate in giudicato e sulla matrice neofascista della strage come scritto recentemente dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, provenga da una figura istituzionale", hanno aggiunto gli esponenti dell'opposizione che nelle prossime ore depositeranno una richiesta di convocazione di un Consiglio per discutere in una sede istituzionale di "questa vicenda di importanza fondamentale" in quanto "le vittime della strage di Bologna e i loro familiari meritano rispetto".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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