MilanoSe ho visto più lontano, è perché stavo sulle spalle di giganti diceva Newton. Fausto Puglisi, 37 anni, di Messina che ieri ha sfilato per la prima volta a Milano, si è messo su quelle di un genio della moda come Gianni Versace, dei padri della couture americana come Oscar de la Renta e Carolina Herrera, dei Dolce&Gabbana, tutti suoi maestri. «Ho sempre sognato Milano anche se sul mio braccio ho tatuato la Sicilia» diceva prima di far sfilare 27 capolavori di grande potenza visiva: lunghe gonne mosse da crinoline e da strati di fogli di tessuto, brevi panier divisi in obliquo tra un fitto plissé soleil e un sensazionale ricamo, abiti da sera scarni come t-shirt ma imponenti per la loro preziosità, pezzi dall'aria sportiva come il chiodo di pelle nera con le maniche composte da cinghie e ricami in cristalli talmente possenti da trasformare il re della ribellione in un oggetto dal costo proibitivo: 35mila euro. Fantasia di stagione? La palma, simbolo della vittoria, stampata e ricamata da mani sapienti.
Ieri, quel ragazzo che a diciotto anni andò a New York e a Los Angeles e cominciò a farsi apprezzare da dive di prima grandezza, Madonna compresa, è apparso con la sua iperbolica impronta creativa, il vincitore assoluto fra i nuovi della scena internazionale. Se si parla di un forte segno distintivo è di rigore parlare di Missoni e della bravura di Angela Missoni che anche questa stagione si conquista un posto al sole infondendo in semplici abiti la gentilezza e la grazia del sari, dei sarong e dei caftani. «Sensazioni di viaggi e suggestioni della natura sono le mie fonti d'ispirazione per stampe paesaggio e una grafica che riprende il logo» spiegava la designer annunciando una collezione fatta di gonne lunghe e sottili spesso drappeggiate, piccole giacchine o camicie e tante t-shirt. Tra primitivismo e beach couture si è mosso invece Massimo Giorgetti autore della collezione Msgm puntando su stampe hibiscus e foglia di cashmere e un «Tiki» - intaglio di pietra e legno alla maniera polinesiana - per speciali grafismi. Da notare: le gonne pareo in faille stampato e le gonnelline di rafia chevron e tante candide camicie da uomo per spezzare la ricchezza del decoro.
Di fiore in fiore ecco La vie en rose di Rocco Barocco.
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