Quello che sta emergendo dalle indagini condotte dalle forze dell'ordine sui sistemi di voto nel Pd è agghiacciante. Non c'è solo il caso della Puglia, che ha portato alle dimissioni dell'assessore regionale Anita Maurodinoia, indagata, e all'arresto di suo marito e del sindaco di Triggiano. Gli investigatori hanno acceso i riflettori anche sul Piemonte, dove a finire indagato è Salvatore Gallo, noto come Sasà, esponente di spicco del Partito democratico nel capoluogo sabaudo e padre del consigliere regionale, e capogruppo per il Pd in Regione, Raffaele e dell'ex assessore Stefano, entrambi al momento estranei all'indagine.
"Ma sai che cosa abbiamo fatto papà?...Abbiamo nominatooooo la moglie di… perché Edilberto si era rapportato. Ci tenevo, fa il suo mestiere. Il suo lavoro", è quanto detto da Raffaele Gallo al telefono con il padre ed è lo stesso Salvatore a raccontarlo, ignorando di essere e intercettato dagli investigatori. Sembra essere particolarmente fiero del risultato raggiunto da suo figlio, soprattutto perché la persona (di cui si preferisce non rendere noto il nome), che è stata inserita nel Consiglio di amministrazione della fondazione Film Commission di Torino, è la nuora di un imprenditore di spicco di Torino, nonché uno dei tasselli della ragnatela costruita da Gallo nel tempo per consensi e favori.
Un altro tassello che è stato collocato, quindi, in quella "rete di relazioni" che è stata fatta emergere dagli investigatori, "costruita per fidelizzare una folta schiera di persone, per poter poi utilizzarle per le proprie finalità politiche, implementando il consenso elettorale per i candidati vicini". Così si legge nel verbale che ha scoperchiato il cosiddetto "sistema Sasà" basato sull'antico do ut des. All'interno del partito, come riferisce il Corriere della sera, lo chiamano "signore delle tessere e dei telepass gratis", che "non fa mai nulla per nulla".
Sono tanti i favori che Gallo senior riesce a fare per ottenere voti garantiti come contro favore, dalle visite mediche in barba alle liste d'attesa fino al telepass gratis per l'Autostrada A32, lavori nella Sitaf e corsie di favore per far approvare le pratiche del 110% che altrimenti non verrebbero approvate. Per il Pd sono giorni complicati e il suo segretario, Elly Schlein, sembra aver scelto di seguire la strategia dello struzzo, mettendo la testa sotto la sabbia e facendo finta di nulla. In Piemonte c'è grande fermento, però, perché la famiglia Gallo è uno dei maggiori apportatori di voti ma questa mattina, a seguito delle novità emerse, il consigliere Raffaele ha annunciato che, pur ribadendo "di aver sempre cercato di svolgere la mia attività al meglio e per il bene del Piemonte, lavorando sui temi con proposte e idee, studiando e approfondendo, con la massima onestà e trasparenza", oggi "a tutela dei miei figli e di mia moglie e con senso di responsabilità e rispetto verso il Partito democratico, ritiro la mia candidatura per le elezioni di giugno".
Ha ribadito anche la sua totale estraneità "a comportamenti e fatti anche solo lontanamente assimilabili a vicinanza all'Ndrangheta".
Quindi, ha proseguito annunciando le dimissioni "da Presidente del Gruppo consiliare a Palazzo Lascaris lasciando il mandato nelle mani del segretario Mimmo Rossi e del gruppo stesso per identificare il nuovo capogruppo in queste ultime settimane dì legislatura, connesse con gli adempimenti formali per le liste da presentare".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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