"Non abbiamo mai fatto nessun favore a nessuno e non c'è nessun sospetto sul fatto che qualcuno dei dirigenti abbia avuto qualche interesse personale in materia". Perentorio il sindaco di Milano Beppe Sala nel corso del suo intervento in commissione Ambiente al Senato. Tema del giorno è la norma “Salva Milano”, il primo cittadino ha difeso il lavoro fatto dal Comune in questi anni in materia di urbanistica, precisando che il ddl “non è un salvacondotto o un liberi tutti”.
Il provvedimento è mirato superare l’ostacolo rappresentato dalle inchieste della Procura meneghina sui presunti abusi edilizi, Sala ha replicato così a chi ha tirato in ballo il termine “sanatoria”: “Ho letto a volte ambiguità nell'interpretazione, ma dico che tutti i Comuni italiani restano vincolati ai limiti delle leggi statali e regionali e alle decisioni dei Consigli comunali, quando hanno fatto programmazione urbanistica".
Il ddl vuole salvaguardare le esigenze di semplificazione e di promozione degli interventi di recupero ma vuole anche stabilire dei confini precisi alla discrezionalità degli uffici tecnici e dei Consigli comunali, ha aggiunto Sala: "Non c'è nessun salvacondotto, non c'è un liberi tutti: vorrei che questo punto fosse molto chiaro. Per ben due volte, ai commi 2 e 4, si impone il rispetto dei parametri di adeguatezza delle dotazioni territoriali e dei parametri urbanistici".
Per Sala il provvedimento “Salva Milano” va bene così, può funzionare ed è in linea con i chiarimenti richiesti. “Dopo tutto il lavoro fatto ci aspetteremmo di arrivare a una conclusione" ha ammesso il sindaco di Milano, auspicando una convergenza nel dare un parere: “La mia massima preoccupazione è per i dirigenti e i funzionari del Comune che oggi rischiano di avere problematiche sulla giustizia".
A proposito dei recenti rinvii a giudizio, Sala ha ricordato che i primi due dirigenti del Comune hanno la colpa di avere applicato le regole stabilite negli anni: “Sono anche in pensione e sono persone che io conosco da quando facevo il direttore generale del Comune. Pongo una attenzione molto profonda, sono persone che per 40 anni hanno lavorato per il Comune e adesso hanno un rinvio a giudizio”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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