
Il vicepremier Matteo Salvini smentisce ogni sorta di attrito con la premier Giorgia Meloni rispetto ai rapporti con il vicepresidente Usa J.D. Vance. E lo fa in modo netto, stamane, con un parallelismo ironico tra le ricostruzioni dei quotidiani e la nota trasmissione "Scherzi a parte". Ecco le parole del ministro del Turismo, nel suo intervento alla scuola di formazione della Lega. "I giornali di oggi: 'Salvini chiama Vance perché c'è una guerra con la Meloni a chi fa più telefonate negli Stati Unitì. È Scherzi a parte, non è giornalismo. Io sono vicepresidente del Consiglio e chiamo non dico il mio omologo perché è superiore a me per importanza, per parlare di trasporti. Se c'è un piano da mille miliardi di dollari in investimenti sulla rete ferroviaria e stradale americana, io ho il dovere di fare l'interesse nazionale italiano e di proporre ad aziende italiane di cercare di investire sulla rete infrastrutturale americana. E con chi devo parlare? Lasciamo alla libera stampa italiana esperta in retroscena inesistenti e surreali di fare il suo mestiere. Teniamoci il pragmatismo e la realtà". Antonio Tajani, vicepremier e ministro degli Esteri, ha poi puntualizzato: “La politica estera la fanno il Presidente del Consiglio e il ministro degli Esteri. Queste sono iniziative, legittime, personali, ma la politica estera la fa il Premier e il ministro. Sono le posizioni ufficiali del Governo. Se qualche ministro poi vuole parlare con esponenti di amministrazioni di vari paesi è legittimo. La linea politica, lo ripeto, la danno il Presidente del Consiglio e il ministro degli Esteri del nostro paese”.
Salvini ha parlato anche della situazione in Ucraina: "Siamo dalla parte giusta della storia: pace, disarmo, lavoro, famiglia, serenità, benessere. Stanno provando a fermare il vento disperatamente come per il crollo del muro di Berlino, ma la crepa c'è e quindi vi vi chiedo di essere costruttori di pace per il futuro". E sugli investimenti per il riarmo, parlando poi di "coerenza": "È chiaro che cambia il mondo, che nell'era di internet ci sono tweet e post invecchiati male, però alzi la mano e scagli la prima pietra chi può dire che in 30 anni non ha cambiato opinione. Ho visto un video di Travaglio, sicuramente non un salviniano, che sul tema Russia, Ucraina, Putin, Zelensky, Trump, Von der Leyen, è di una lucidità notevole" . E ancora: "Ci sono gli stessi giornalisti e gli stessi politici che fino a un anno fa dicevano che Putin è morto, in mutande, ha finito gli uomini, l'economia, i carri armati e deve usare i microchip elettrici dei tiralatte per usare i suoi carri armati.
E adesso quello stesso Putin, che era sostanzialmente morto, sta per invadere l'Europa, arrivando a Roma, a Madrid, quindi... bisogna investire 800 miliardi, non in ospedali, strade o scuole, ma in armi. Perché Putin è risorto, è guarito e l'esercito che faceva con le lavatrici è tornato l'Armata rossa.
Io non do lezioni a nessuno, perché anch'io ho sbagliato, ho cambiato opinione su diversi fattori, però la coerenza valoriale è fondamentale. Poi puoi sbagliare il giudizio su una persona, puoi dire che è per bene e poi magari tra dieci anni uscirà che era un mostro inenarrabile...".
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