Salvini sul caso Toti: "Test della sinistra giudiziaria per far cadere il governo"

Giornata di incontri a Roma per Giovanni Toti mentre i partiti ragionano sul candidato per la Regione Liguria: "Insieme sapremo portare avanti questo sogno di cambiamento"

Foto di repertorio
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Libero dagli arresti domiciliari e dimessosi dall'incarico di governatore della Regione Liguria, Giovanni Toti, deve ridisegnare il suo futuro. A novembre si dovrà presentare in tribunale per le accuse di corruzione che l'hanno portato agli arresti lo scorso 7 maggio. Lui si dice tranquillo, dichiara di avere la "coscienza pulita" ed è pronto a spiegare la sua posizione ma, nel frattempo, continua a pensare alla sua Regione. Non si ricandiderà come governatore e, probabilmente, non farà nemmeno come consigliere nel parlamentino regionale. Tuttavia, resta a capo di un partito ed è probabile che possa esserci una lista a suo nome nelle prossime elezioni. Proprio per questa ragione, in questi giorni l'ex governatore sta incontrando a Roma alcuni politici nazionali.

"Insieme sapremo portare avanti questo sogno di cambiamento, opposto alla Liguria del sospetto, del moralismo, del pauperismo e dell'ipocrisia. Orgogliosi di rivendicare quanto abbiamo fatto e certi che i cittadini continueranno a scegliere il futuro e l'ottimismo rispetto alla rabbia e all'invidia sociale", ha scritto Toti sui social a fine serata. A Roma c'è stato anche l'incontro tra Matteo Salvini e l'ex governatore. Il vicepremier ha dichiarato che Toti "stava bene" e non ha esitato a commentare la vicenda giudiziaria che vede protagonista l'ex governatore, parlando di una "sinistra giudiziaria, la sinistra mediatica" che "ha fatto un test in Liguria per far cadere il governo". Ma il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti non ha dubbi: "Questo governo arriva fino al 2027, non un giorno di meno".

Ma a Roma Giovanni Toti ha fatto un lungo incontro nella sede di Fratelli d'Italia anche con il responsabile nazionale dell’organizzazione Giovanni Donzelli e la responsabile della segreteria politica Arianna Meloni. "Al momento posso dire che per le elezioni regionali in Liguria nessun partito di centrodestra ha avanzato una candidatura ad eccezione, mi pare, di Forza Italia che ha fatto il nome di Carlo Bagnasco che è un amico ed è stato un ottimo sindaco", ha detto l'ex governatore al termine dell'incontro. Parlando coi giornalisti, poi, Toti ha aggiunto: "Tajani dice che non sarà Toti a decidere? Su questo non c’è dubbio, non c’era neanche bisogno di dirlo. Anzi, spero che i partiti sappiano decidere. Il nome di Ilaria Cavo? Beh l’avete scritto e letto in ogni modo".

Tra i nomi ha poi spiegato di aver letto "anche il nome di Picciocchi ma mi sembra tutto molto prematuro. Un termine ultimo per trovare il nome? Intanto il governo deciderà quando ci saranno le elezioni e se ci sarà l’election day". Intanto, ha concluso, "ci siamo detti che dopo Ferragosto faremo un altro brainstorming di sintesi. Io credo che entro la fine di agosto il nome dovrà uscire in ogni caso. Questi dovrebbero essere i tempi ragionevolmente".

Una nota di Fratelli d'Italia ha aggiunto che è stata "condivisa l'importanza di non disperdere il grande lavoro realizzato in questi anni, valorizzando e consolidando la compattezza del centrodestra. Occorre in ogni modo scongiurare il ritorno al governo della regione della sinistra, che per decenni ha tenuto la regione bloccata nell'arretratezza e nell'immobilismo".

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