"Bisogna riflettere su come vengono scelte le candidature: di quelle storie si sapeva tutto". Così l'ex senatrice Elena Fattori mette all'angolo chi con grande leggerezza ha avallato la candidatura di Aboubakar Soumahoro con la sponda di Verdi e Sinistra italiana. Un fenomeno mediatico che il fronte rossoverde pensava di cavalcare a proprio vantaggio, senza però sapere che ben presto gli entusiasmi avrebbero lasciato spazio all'imbarazzo per il caso sulla cooperativa della famiglia. Sullo sfondo c'è un'accusa netta all'indirizzo del partito.
Fattori accusa Sinistra italiana
A inchiodare Sinistra italiana alle proprie responsabilità è stata l'ex senatrice Fattori, che ha puntato il dito contro la dirigenza e ha rivangato quanto già detto in passato: "Sapeva, li avevo avvisati io". A suo giudizio sarebbe necessario interrogarsi sul futuro di come vengono scelte le candidature dopo il caso dell'attivista italo-ivoriano. Anche perché ha fatto sapere di averne parlato pure con Nicola Fratoianni che però "non ha pensato che fosse un fatto rilevante".
Le parole di Fattori rilasciate al Corriere della Sera pesano come un macigno sulla leadership di Sinistra italiana, in soggezione dopo gli ultimi sviluppi. Cosa è andato storto nella candidatura? Per l'ex senatrice è stato scelto un personaggio "senza andare a vedere cosa realmente proponesse al di là di tutte le sue comparsate mediatiche". D'altronde Soumahoro godeva di un grande peso mediatico, da molti visto come potenziale leader del fronte progressista: "Nessuno è andato a vedere quali sono le sue proposte sul caporalato, sull'accoglienza pubblica, sulle cooperative". In sostanza lo hanno cercato per la candidatura "sapendo chi era".
La rivelazione sulla cooperativa Karibu
Fattori aveva visitato la cooperativa Karibu in occasione di un giro di centri per richiedenti asilo quando era con il Movimento 5 Stelle. Il giudizio emerso alla luce della visita era inquietante: "Era sporca, fatiscente, c'era la muffa, mi dissero che la caldaia funzionava male". L'ex senatrice ha fatto visita a diverse strutture ma quella in questione è stata giudicata "la peggiore, in mezzo al nulla com'era". Per questo motivo aveva deciso di segnalarla anche al sottosegretario all'Interno Gaetti.
L'ex senatrice ha conosciuto Soumahoro durante alcune battaglie condotte insieme contro i decreti Sicurezza partoriti dal governo gialloverde guidato da Giuseppe Conte. "Dopo non l'ho più visto mi sembrava imbarazzante la situazione che si era creata, non volevo più fare battaglie insieme a lui", ha però voluto specificare.
Le ragioni per cui Si ha deciso di appoggiare Aboubakar Soumahoro sono chiare: poteva interpretare il simbolo di una rinascita della sinistra. Ma siamo di fronte alla classica figurina che si sgonfia. In questo caso in tempi record.
Come fatto notare dal professor Massimo Cacciari nell'intervista a ilGiornale in edicola oggi, Fratoianni "avrà pensato che questo personaggio gli portasse dei voti". In realtà l'italo-ivoriano ha creato caos e imbarazzo nella galassia rossa, che ora si lecca le ferite dopo la convinzione di aver trovato il nuovo timoniere.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.