La Commissione Europea boccia Letta. La legge di bilancio 2014 dell’Italia "dimostra che sono stati fatti progressi limitati per quanto concerne la parte strutturale delle raccomandazioni sulle politiche di bilancio emesse dal Consiglio nel contesto del semestre europeo". E per questo, la Commissione europea invita le autorità italiane "a prendere le misure necessarie nell’ambito del processo di bilancio per assicurare che il bilancio 2014 rispetterà pienamente il patto di stabilità e di crescita e ad accelerare i progressi per attuare le raccomandazioni dell’Ecofin".
Insomma, un vero e proprio schiaffo all'esecutivo di Letta. Per la Commissione europea "c’è il rischio che la Legge di Stabilità per il 2014 non consentirà all’Italia di rispettare l’obiettivo per la riduzione del debito nel prossimo anno". Inoltre, la Commissione ritiene che la bozza di Legge di Stabilità dimostra progressi limitati per quanto riguarda la parte strutturale delle raccomandazioni fiscali emanate dal Consiglio nell’ambito del semestre europeo". L’Italia non potrà chiedere alla Commissione Ue di fare uso della "clausola sugli investimenti" del Patto di Stabilità, perché non rispetta la condizione del debito publicco in discesa a un ritmo soddisfacente, ha spiegato poi la Commissione europea. La clausola prevede che, a certe precise condizioni, i paesi con il deficit sotto il 3% del Pil possano deviare dall’obbligo di ridurre ulteriormente il deficit/Pil verso l’obiettivo di medio termine (0,5%), pur restando sempre sotto il 3%, per fare investimenti favorevoli alla crescita, limitati al cofinanziamento dei programmi strutturali dei fondi di coesione comunitari e a quelli delle infrastrutture di interesse europeo. Ma non è il caso dell'Italia.
Il ministro dell'Economia, Fabrizio Saccomanni, ha sottolineato che non sarà necessario "fare cambiamenti nella legge di bilancio" e che "raggiungeremo il risultato" con le linee già in
programma. Dal canto suo, il viceministro dell'Economia Stefano Fassina ha dichiarato: "Sarebbe ora che la Commissione facesse un po' di autocritica. Se diamo retta all’Europa l’anno prossimo ci ritroviamo con ancora meno".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.