Lo strabismo della sinistra: i voti al centrodestra valgono molto meno

Prima o poi verranno a dirci che gli elettori di centrosinistra valgono molto di più degli elettori di centrodestra. È solo questione di tempo: già lo pensano

Lo strabismo della sinistra: i voti al centrodestra valgono molto meno
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Prima o poi verranno a dirci che gli elettori di centrosinistra valgono molto di più degli elettori di centrodestra. Almeno due a uno. O forse anche di più. Non credete: già lo pensano. Altrimenti non si spiegherebbero certi titoli partoriti dalla redazione di Repubblica.

Eccovi un esempio. 27 febbraio, elezioni regionali in Sardegna. Alessandra Todde contro Paolo Truzzu. Vince la grillina per un soffio: uno scarto dello zero virgola, una differenza di voti che si aggira attorno a un migliaio di schede, davvero poca roba. Però, dal momento che la matematica non è un'opinione e il secondo è per definizione un perdente, la Todde si prende la Sardegna e Truzzu torna a casa sconfitto. Titolo trionfalistico di Repubblica: "La Sardegna punisce Meloni". In un batter d'occhio il risultato locale diventa un anatema per il governo in carica. Tanto che la segretaria dem Elly Schlein subito si mette a gongolare plaudendo alla grande "alternativa del campo largo" e al sodalizio con Giuseppe Conte. “Sta cambiando il vento”, annuncia l’ex sardina pregustando molte altre Sardegne. Che però non ci sono state.

La Liguria ne è la dimostrazione. Come fanno giustamente notare gli analisti di YouTrend, la vittoria di Bucci segna la nona sconfitta in una elezione regionale di un candidato sostenuto da Partito democratico e Movimento 5 Stelle. Solo alle ultime regionali in Sardegna la Todde era riuscita a vincere con il sostegno dei due partiti. Un unicum, insomma. Una congiuntura astrale favorevole alla sinistra in un universo di sonore trombate.

Una doccia fredda per Repubblica che già pregustava il ribaltone. Non sono bastate le intemerate dei pm, le intercettazioni brutali e le piazze manettare a far cambiare idea ai liguri che ieri hanno dimostrato di voler dare ancora fiducia al centrodestra. Ancora sotto choc, il quotidiano fondato da Eugenio Scalfari ha fatto una rocambolesca operazione per minimizzare il risultato. Se otto mesi fa l'impresa della Todde veniva, infatti, letta come una punizione per la Meloni e per il suo governo, la sconfitta di Andrea Orlando viene oggi descritta come una mancata vittoria per pochissime preferenze. Titolo di prima pagina: "Bucci vince per un pugno di voti". Che, per carità, è vero. Ma, se proprio proprio vogliono mettere a confronto i due fotofinish, dovrebbero ammettere che lo scarto, a livello percentuale, è di gran lunga superiore quello di Bucci su Orlando rispetto a quello della Todde su Truzzu. Ma certe comparazioni servono a poco, se non a nulla. Il risultato, come dicevamo poco fa, è quello che conta: la Sardegna è andata al centrosinistra, la Liguria al centrodestra.

Dunque, se Repubblica volesse provare ad sincera con i propri lettori, dovrebbe scrivere che la Liguria si inserisce in un trend ormai consolidato di successi del centrodestra mentre la Sardegna è appunto una fortuita boccata d’ossigeno per Schlein e compagni mentre la nave del campo largo va disastrosamente a picco.

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