«Datemi della materia, e con essa io creerò un mondo» diceva Kant. E con una speciale materia, la pelle, Frida Giannini ha ricostruito il cuore del mondo Gucci mandando in scena ieri una collezione di rara sensualità.
«Sento di appartenere a tutte quelle donne che si vestono per piacere più a se stesse che agli altri diceva il direttore creativo prima di far sfilare tutto ciò che potrebbe piacere anche a Charlotte Gainsbourg, la voce che nel finale cantava una struggente versione di Hey Joe come nel discusso film di Lars Von Trier Nymphomaniac.
Una giacca di pelliccia indossata su un tailleur pantalone in un celeste pastellato esprimeva, come prima uscita, quel romanticismo poco edulcorato che seduce le giovani di oggi. Poi è seguita una sofisticata teoria di mini abiti tunica, tanti in nappa senza peso, portati su preziosi stivali a tacco basso. Un touch speciale avevano le ruche plissettate su camicie e abiti di nappa sfoderata, mentre irresistibili sono apparse le pellicce - di capra, castoro, shearling rovesciato e visone - tinte di rosa, giallo, verde, blu.
Insomma un glamour puro per donne intelligenti, le stesse che amano la natura secondo l'ottica di Alberta Ferretti, maestra nel tradurre le emozioni in arte sartoriale. Ho scelto tessuti esclusivi che imitano la corteccia degli alberi e sembrano attraversati dalla luce spiegava la stilista prima di far sfilare la sua impareggiabile collezione dimostrando che è possibile trasformare le piume in tessuti cucite a mano in laboratori fiorentini - per costruire lievi abiti da sera, intrecciare il feltro con il satin, intagliare e ricamare, sfrangiare l'alpaca come a telaio e illuminarla di paillettes per farne magnifici giacconi, abiti e gonne. Il gusto può cambiare ma il nostro know how nella qualità e nell'artigianalità resta e ha valore diceva Brunello Cucinelli presentando una collezione costruita con tessuti compressi come cortecce e ricamati per pezzi dedicati alla sera ma anche con materiali lussuosamente cittadini come il cashmere bianco per il cappotto maschile portato su pantaloni a vita alta, T-shirt e pullover di cashmere o con T-shirt di visone lavorato al laser.
Lo zibellino di rarissima specie (costerà 100 mila euro) stretto in vita con stecche di balena, è stato uno dei pezzi iperbolici della collezione di Francesco Scognamiglio che riparte con un atelier nel cuore di Milano e l'ambizione di auto prodursi.
Lo stilista napoletano che piace alle star di Hollywood, ha creato anche protezioni per il corpo in pelle che come guepière spaziali fanno da supporto agli abiti. E dallo spazio arriva pure la cyborg queen che Manuel Facchini stilista di Byblos veste con mini dress scultura, bustier, crinoline e stampe grafiche ottenute dalla visione aerea della Terra.
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