Siamo ormai immersi nel mese di gennaio, quando si ricorda il Giorno della memoria, che cadrà il 27. E il ministro della Cultura Alessandro Giuli ha visitato ieri mattina il Memoriale della Shoah. La visita - come ha reso noto il dicastero (Mic) - è nata su invito della senatrice a vita Liliana Segre, la quale il 30 gennaio del 1944 venne deportata verso Auschwitz partendo proprio dal luogo in cui sorge oggi il Memoriale, nel ventre della Stazione centrale, il famigerato Binario 21 dal quale tra il 1943 e il 1945 tanti vagoni piombati trasportarono come merce o bestiame migliaia di ebrei e oppositori politici. La visita è iniziata dal «Muro dell'indifferenza», nome che è stato scelto dalla medesima senatrice, proseguendo fino alla Biblioteca, che contiene il patrimonio della Fondazione Cdec (il Centro di documentazione ebraica contemporanea).
Il ministro Giuli e la senatrice Segre sono stati accompagnati dal presidente della Fondazione Memoriale della Shoah di Milano, Roberto Jarach, e dal direttore della Fondazione Cdec, Gadi Luzzatto
Voghera. Al termine della visita si è svolto un colloquio privato, definito «significativo», tra il ministro e la senatrice, nel corso del quale sono stati affrontati temi fondamentali come il contrasto al linguaggio d'odio.
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