La prima puntata de Lo Stato delle Cose di Massimo Giletti non è andata benissimo. Come talk. Ma come show... Impagabile.
Al centro, il confronto fra l'attivista ed ex fidanzata di Silvio Berlusconi, Francesca Pascale, e il Generale, e politico, Roberto Vannacci. La prima ha fatto diventare simpatico - e persino più signore di quello che è - il secondo. E il secondo ha fatto sembrare addirittura meno inconsistente e più furba di quello che appare la prima. Il clou delle surrealtà è stato quando la Pascale, una che è stata prima compagna di un uomo e poi moglie di una donna, con raro senso per i luoghi comuni ha detto a Vannacci che la sua ossessione per l'omofobia riflette una omosessualità repressa (che è come dire che gli ossessionati dal fascismo sono fascisti repressi). Ma poi Vannacci, noto per le sue posizioni equilibrate, ha esortato la Pascale a moderare le parole.
Va bene. La Pascale è una piddina che ce l'ha fatta. E Vannacci un Salvini che si farà. Lei con l'arroganza degli impreparati ha fatto passare lui per il padre del ragazzo di American Beauty. Lui con la severità dell'uomo di comando l'ha rimandata da aspirante leader del campo largo, ai campi di friarielli.
Ah, curioso. Arrivano tutte da lì. Noemi Letizia, Napoli.
Carfagna, Salerno. Maria Rosaria Rossi, Caserta. Boccia, Pompei. Pascale, Napoli. Nessuna dal Friuli. Strano. Per il resto sappiamo già come andrà a finire con questi miracolati.Lui ce lo ritroveremo ministro. E lei pure.
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