"Siamo con voi". Così il Pd finanzia l'Ong sanzionata

Dopo la passerella a bordo della nave Ong sanzionata per aver violato il decreto Cutro, i dem toscani mettono mano al portafoglio per una donazione a Open Arms. "Raccolta fondi anche tra i parlamentari"

"Siamo con voi". Così il Pd finanzia l'Ong sanzionata
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Sanzionata a norma di legge, sostenuta e finanziata dal Pd. L'Ong Open Arms, multata per aver violato le regole del Viminale sui soccorsi in mare, può contare sull'aiuto dei dem nostrani. Dopo essere saliti sulla nave dall'associazione umanitaria, sottoposta a fermo amministrativo e attualmente ferma al porto di Marina di Carrara, i democrats di casa nostra hanno infatti messo mano al portafoglio per sostenere economicamente le missioni della suddetta realtà. A far scattare la raccolta fondi in favore dell'Ong è stato in particolare il Partito Democratico della Toscana, che ha annunciato una propria donazione in segno di solidarietà verso l'associazione spagnola.

"Salvare le vite non è una colpa, ma un dovere morale. Il Pd Toscana è con voi, vi ringrazia e sostiene le vostre missioni in mare con cui vengono salvate da morte certa centinaia di persone", si legge in un messaggio del Pd toscano. La donazione dem è arrivata dopo la visita che alcuni esponenti avevano fatto nei giorni scorsi a bordo dell'imbarcazione umanitaria, ferma al porto toscano di Marina di Carrara per aver violato la norma del ministro Piantedosi che impedisce i salvataggi multipli in mare. "Abbiamo capito quanto siano disumane le scelte del governo Meloni di indirizzare i migranti in porti lontani dal luogo di salvataggio e quanto sia disumano il decreto Cutro che vieta i salvataggi plurimi", avevano attaccato in quel caso i dem, di fatto giustificando la violazione formalmente imputata all'Ong spagnola.

Quel supporto, suggellato da una "passerella" a bordo (remake di quanto avvenuto nel 2019 con la Sea Watch), si è poi trasformato in sostegno concreto. "L'idea che un nostro contributo si trasformi in pasti, salvagenti, abiti, coperte e opere di manutenzione di questa nave pronta a salpare di nuovo, ci fa sentire parte delle loro missioni, mentre sosteniamo politicamente ogni giorno una politica migratoria fatta di accoglienza", ha commentato Emiliano Fossi, segretario del Pd toscano. E ancora: "Quando nei giorni scorsi una nostra delegazione è salita a bordo della Open Arms ci siamo subito attivati e stiamo promuovendo ulteriori iniziative di solidarietà nelle nostre federazioni locali e raccolte fondi tra i parlamentari". Altri soldi in arrivo, a quanto pare.

Ora, sostenere un'attività umanitaria è certo legittimo ma il fatto che il principale partito della sinistra giustifichi la violazione di un decreto legge è quantomeno anomalo. Le regole, piacciano e meno, sono regole. Per non farsi mancare niente e completare il quadro, il Pd ha anche presentato un'interrogazione parlamentare per difendere l'operato della Open Arms e contestare il governo con la litania della "destra disumana".

"Questa destra continua a dimostrarsi feroce contro i migranti", si legge nel documento presentato dal Pd, nel quale si chiede all'esecutivo in cui si chiede al governo di "evitare che le navi umanitarie che collaborano con le autorità italiane vengano sanzionate". Ma l'aiuto alle autorità italiane - dimenticano i dem - dovrebbe avvenire secondo regole precise disposte dal nostro Paese. Proprio come ha chiesto il governo.

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