Il leader della Uil Pierpaolo Bombardieri «mobilita» la piazza dei lavoratori contro il vicepremier Matteo Salvini e guarda al «treno grillino» per approdare a Bruxelles alle prossime elezioni europee. Lo scontro tra governo e sindacati si accende dopo la decisione del ministro leghista di precettare il comparto del trasporto pubblico locale sulla giornata di sciopero proclamata da tutte le sigle sindacali per sollecitare il rinnovo dei contratti fermi da sei anni.
I sindacati sbattono contro Salvini che concede un'interruzione del servizio di quattro ore. Sciopero sì, ma limitato e senza creare enormi disagi ai cittadini. Una decisione che fa infuriare le rappresentanze che rilanciano con un nuovo sciopero fissato il 9 ottobre di 24 ore. Ma il ministro promette la precettazione anche per quella data. É muro contro muro. Tra i più agguerriti, contro la decisione del vicepremier, si distingue il capo della Uil Pierpaolo Bombardieri che scomoda addirittura la Costituzione: «La proclamazione di uno sciopero avviene nel rispetto delle norme e delle regole e qualsiasi atto di precettazione significa per noi mettere in discussione gli articoli della Costituzione che permettono lo sciopero». «In questo Paese - attacca il sindacalista - lo sciopero è regolamentato anche in modo abbastanza rigido, tale da assicurare servizi essenziali e fasce di garanzia. Tra l'altro chi fa lo sciopero lo fa per rivendicare diritti e per il rinnovo dei contratti e ricordo che gli scioperi i lavoratori li pagano. In tutto questo - mi chiedo se il governo quando fa atti di precettazione compia anche qualche atto analogo nei confronti delle controparti che non vogliono rinnovare i contratti, perché a pagare sono sempre i lavoratori».
Parole forti alle quali Salvini non ribatte a muso duro. Anzi il capo della Lega getta acqua sul fuoco: «Confido nel buonsenso e nel senso di responsabilità delle organizzazioni sindacali affinché siano limitati al massimo i disagi per i viaggiatori» - dice dopo la precettazione. Più aspri i toni del Carroccio: «Piaccia o meno a certi sindacati gli scioperi il venerdì e il lunedì, che mettono in difficoltà milioni di persone, possono essere precettati nel pieno rispetto della legge.
Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, sta solo tutelando la maggioranza degli italiani contro una minoranza irresponsabile. Se ne facciano una ragione» rilanciano i parlamentari della commissione Trasporti della Camera Elena Maccanti, Domenico Furgiuele, Andrea Dara, Riccardo Augusto Marchetti ed Erik Pretto. Al netto della questione sciopero, c'è un altro dato: la sorpresa per l'attacco ruvido di Bombardieri, che rispetto al collega Maurizio Landini ha sempre mostrato una posizione più equilibrata. Perché il leader della Uil alza i toni dello scontro? Negli ambienti Uil gira con insistenza da settimane la voce su una possibile candidatura di Bombardieri alle Europee nelle liste del M5s. La trattativa sarebbe già a buon punto. Il numero uno della Uil potrebbe guidare i grillini nella circoscrizione Sud. Voci? Boutade? Bombardieri ne avrebbe già parlato con i suoi fedelissimi per definire l'uscita dal vertice del sindacato.
In realtà la casa grillina sarebbe una seconda scelta: il sindacalista aveva già bussato alle porte di Elly Schlein. Missione fallita. Porta sbattuta in faccia. E solo dopo è arrivato l'abbraccio consolatorio con Giuseppe Conte.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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