Roma - Un colpo di sole, marasma d'agosto. Magari è una tattica o forse ha solo fatto un sogno. Macchè, è solo una bacchetta magica. A due mesi dall'elezione la coerenza del sindaco Marino, il pedonalizzatore, sta andando a farsi benedire. Forse da Bergoglio. Ignazio, che ieri ribatteva le accuse di di governare una città di scippatori, tempo fa parlava di un problema drammatico, quasi irrisolvibile: la criminalità a Roma. Una bella retromarcia, altro che «c'è di peggio in Europa». La bacchetta magica, dicevamo. Poco più di due mesi fa, in piena campagna per il ballottaggio alle comunali, Ignazio accusava l'uscente Gianni Alemanno di guidare una metropoli pericolosa. «Esecuzioni in strada, violenze sessuali all'ordine del giorno, un incubo». La campagna elettorale di Marino martellava sulla sicurezza: «È una priorità assoluta, ci vorrà tempo (5 anni?) per rimediare all'anarchia capitolina». Ebbene, il mago ci ha messo 5 settimane, un fenomeno. Ricordiamo assieme. «Quello di Alemanno è un bel racconto - replicava in diretta a Ballarò il candidato sindaco del centrosinistra -. Purtroppo però sul tema della sicurezza Roma è diventata una città dove ci sono mafie, dove si commettono delitti orribili come la violenza sessuale che è aumentata del 20 per cento. Dove spadroneggia la criminalità organizzata e dove si fanno esecuzioni capitali in strada». «Riporterò la sicurezza a Roma», chiudeva sempre gli interventi, proponendo di rinforzare gli organici delle forze di polizia. Tranne poi smentirsi non nominando (è la prima volta che succede) la Commissione Sicurezza. Proprio a Ballarò Alemanno pronosticò (azzeccandoci) che dal momento dell'eventuale elezione di Marino, Roma sarebbe stata invasa da immigrati dell'est Europa senza lavoro e senza scrupoli. Lui sì che è un mago.
Prendiamo atto dunque che Marino ha cambiato idea sulla qualità della vita a Roma. Nel frattempo i dati sulle raggiunta sicurezza sono stati sconfessati clamorosamente anche ieri dalla cronaca, agghiacciante anche in periodo di semideserto agostano. Nella notte un 17enne è stato accoltellato a San Paolo da un gruppo di - indovinate un po'- immigrati. Il giovane avrebbe riferito di essere stato aggredito da tre persone, rom, forse bengalesi. La vittima è stata trasportata in codice rosso al San Camillo per le ferite al fianco, a una gamba e a un braccio. Rischia la vita.
L'esigua opposizione capitolina promette battaglia. Dario Rossin, pugnace esponente di Fratelli d'Italia è famoso per non mandarla a dire ed è uno tenace. «Non speculeremo sugli ultimi efferati fatti di cronaca che hanno visto un accoltellato a San Paolo e la tragica morte di un esponente delle forze armate investito e ucciso da un romeno ubriaco, ma sentiamo ancora più forte la necessità di una stretta sulla sicurezza della Capitale.
Mentre Marino si crogiola sulla finta pedonalizzazione dei Fori, Roma rischia di sprofondare nel baratro dell'illegalità, e ci si permette il lusso di non prevedere la commissione Sicurezza!». Ignazio aveva chiesto la bicicletta, gli tocca permutarla con una Mountain Bike.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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