Sit-in, ricorsi e tranelli contro il nome Berlusconi

Pd e grillini in piazza per dire no all'intitolazione. E il sindaco Sala tira in ballo addirittura i familiari

Sit-in, ricorsi e tranelli contro il nome Berlusconi
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Non si rassegna il Pd, che intende presentare ricorso e domani scenderà in piazza «contro l'intitolazione dell'aeroporto di Malpensa a Silvio Berlusconi». Presidio alle 18 davanti alla sede della Regione Lombardia che ufficialmente ha dato il via all'iter presentando la proposta approvata all'unanimità dall'Enac, l'ente nazionale per l'aviazione civile. Larghe intese contro il Cav: ci saranno Alleanza Verdi e Sinistra e 5 Stelle. E insiste il sindaco di Milano Beppe Sala, che dopo l'annuncio del ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini e l'intitolazione «con effetto immediato» da parte di Enac giovedì scorso, aveva già protestato e ieri è tornato alla carica con un lungo post sui social. «Anche il più disattento cittadino - sostiene - capirebbe che è un atto puramente politico. E ora abbiamo conferma che è iniziativa del presidente di Enac» Pierluigi Di Palma, «un ente tecnico che di politico non dovrebbe avere niente». Sala sa «benissimo che in questa faccenda giuridicamente»

può «far poco» ma intende «continuare» a farsi sentire senza che «gli insulti sui social, le provocazioni del vicepremier Salvini («pensi a tagliare l'erba a Milano invece che a Berlusconi») o le affermazioni gratuite del presidente Enac (che mi da dell'ipocrita) abbiano la meglio».

Ma arriva a rivolgersi alla primogenita di Berlusconi, presidente di Fininvest e del Gruppo Mondadori, chiamandola «cara Marina», spiegando che la reputa «da sempre persona intelligente e le sue recenti dichiarazioni me ne hanno dato conferma» e lanciando a chi ha già sofferto per le persecuzioni giudiziarie e politiche quand'era in vita e per la scomparsa del padre dopo la richiesta di fermare tutto: «Ha vissuto sulla sua pelle quanto suo padre sia stato amato e odiato. Ma non era meglio aspettare, far sì che gli animi si distendessero, far leggere alla Storia la vicenda con più tranquillità? Perché dobbiamo tornare così presto a schierarci, viste le modalità con cui questa decisione è stata presa? Davvero è felice che questo dibattito si riaccenda subito? Chiedo nel rispetto totale delle sue opinioni». E intende «continuare a sollevare la questione, educatamente e senza mancare di rispetto

a nessuno. È mio dovere. Come è mio dovere occuparmi di tutte le altre cose che riguardano Milano». E a questo lo richiamano decine di cittadini esasperati nei commenti sotto il post. Il governatore Attilio Fontana, che per primo ha intitolato al Cav il belvedere di Palazzo Lombardia, fa «presente a Sala che giorni fa componenti della famiglia Berlusconi si sono detti favorevoli». Felice il fratello Paolo che sulle polemiche ha citato Dante, «non ti curar di lor ma guarda e passa', Silvio è nella Storia e nessuno riuscirà mai a sminuirlo». Anche la figlia Barbara: «Giudico con favore ogni modo per onorare la memoria di mio padre».

Per Fontana «la sinistra continua a essere ossessionata da uno dei personaggi più rilevanti sia dal punto di vista imprenditoriale che politico della recente storia italiana». Berlusconi, dice il vicepremier azzurro Antonio Tajani, «è stato grande leader e grande protagonista della politica estera, vorrei non diventasse oggetto di scontro».

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