Continuano a emergere nuovi tweet dal passato dei Elly Schlein. Il web non dimentica e, prima o poi, ripropone il passato: una lezione che la sinistra dovrebbe conoscere, visto che è il metodo che utilizza da sempre contro gli avversari politici. Eppure, ora che stanno emergendo alcuni commenti non particolarmente lusinghieri da parte del nuovo segretario del Pd, ecco che a sinistra non gradiscono. Forse perché quei tweet condivisi dalla Schlein fanno emergere un lato del nuovo segretario che si preferiva tenere nascosto. Infatti, spulciando tra i tweet pubblicati in passato, si nota una certa acredine tra Schlein e alcuni di quelli che, invece, l'hanno sostenuta alle ultime primarie.
È in particolare contro Dario Franceschini che, in passato, il segretario ha utilizzato parole non proprio lusinghiere. Eppure, a distanza di anni, lei deve proprio a lui (e a sua moglie) gran parte della vittoria alle primarie contro Stefano Bonaccini. "Franceschini, Fassino, Latorre, De Luca. Non sono forse la vecchia dirigenza? E sono nelle liste per la nuova assemblea nazionale", scriveva Elly Schlein nel dicembre del 2013. Proprio quella vecchia guardia che le ha permesso di raggiungere il suo obiettivo dopo appena 2 mesi di iscrizione al Partito democratico, un vero e proprio record che non può che avere alle spalle dei "padrini" importanti, che però erano quasi invisi alla stessa pochi anni fa.
"Giura Franceschini. Napolitano e Renzi si scambiano una battuta e sorridono: ‘Mmmh questo ha un’aria familiare, dove l’ho già visto?", scriveva il segretario il 22 febbraio 2014. Ma non ci sono solo battute sull'ex ministro alla Cultura nei tweet di Schlein, perché anche Francesco Boccia, che è stato uno dei suoi principali sponsor in questa corsa, è stato fatto oggetto di sarcasmo e battute velenose da parte dell'ex braccio destro di Stefano Bonaccini.
"Posto che di gentaglia ce n’è dappertutto, avete provato a fare un giro in un circolo Pd? Son mica tutti Boccia", si legge ancora all'inizio del 2014 mentre, qualche mese prima, la stessa si auspicava un ricambio generazionale nel Pd, un cambio di classe dirigente, "non con Boccia, Latorre e Fassino". E poi ecco che il segretario che viene da più parti elogiato come il nuovo che avanza, viene sostenuto da quello stesso gruppo. Ironia del Pd...@giopge @CorbettaFilippo @valy_s posto che di gentaglia ce n'è dappertutto.avete provato a far un giro in un circoloPD?sn mica tutti Boccia.
— Elly Schlein (@ellyesse) January 28, 2014
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