"Spreco di denaro e disagi per l'iniziativa Lgbt". Scatta il blitz sul treno arcobaleno a Roma

Fabrizio Santori, consigliere della Lega in Campidoglio, ha depositato una richiesta di accesso agli atti sui costi: "Le crociate ideologiche della sinistra non dovrebbero interessare Atac"

Dal sito www.comune.roma.it
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Continua a far discutere il treno Lgbt che ha effettuato il suo esordio a Roma. L'iniziativa dell'Atac punta a celebrare "i valori dell'inclusione" nella settimana del Gay Pride, ma ha finito per attirare numerose polemiche da parte degli abitanti della Capitale. La motivazione è chiara: da una parte si moltiplicano segnalazioni e sofferenze da parte dei pendolari; dall'altra si rivendica con orgoglio l'allestimento arcobaleno del mezzo di trasporto che viaggerà sulla metro A per tutta l'estate. Per questo Fabrizio Santori, consigliere della Lega in Campidoglio, ha depositato una richiesta di accesso agli atti al direttore generale di Atac e a ilGiornale.it ha ribadito l'urgenza della trasparenza sui costi sostenuti per il progetto.

La richiesta di Santori va dritta al punto: conoscere i costi complessivi (diretti e indiretti) sostenuti per la realizzazione dell'iniziativa arcobaleno, ricevendo tutte le informazioni e la copia dei connessi provvedimenti. "Sono fiducioso di ricevere risposte. Successivamente valuterò eventuali ulteriori iniziative nelle opportune sedi", spiega l'esponente della Lega. Secondo cui quella del treno dell'inclusività è un'iniziativa strumentale, "l'ennesima forzatura della sinistra che sfocia in uno spreco di denaro e causa ulteriore disservizio all'utenza".

La richiesta di accesso agli atti per il treno Lgbt a Roma

Ovviamente non va dimenticato il tema relativo ai disagi per i pendolari, immaginando che per la tinteggiatura sia stata richiesta la momentanea sospensione del treno dal servizio. Dunque la domanda sorge spontanea: ha finito così per danneggiare i cittadini a causa dell'allungamento dei tempi di attesa in banchina? Il leghista Santori non ha dubbi: "L'azienda ha perso guadagni mentre si allungavano le attese dei viaggiatori sulle banchine. Credo che le crociate ideologiche del sindaco Gualtieri e del Pd non dovrebbero interessare Atac, un'azienda la cui ragione di esistere è far spostare i cittadini in modo puntuale, efficiente e veloce. Invece tutti constatiamo ogni giorno che non fa il suo lavoro in modo adeguato".

In effetti i pendolari gradirebbero che tutte le attenzioni fossero riservate a risolvere i diversi problemi che ogni giorno rendono complicato muoversi in città, tra ritardi, sovraffollamenti e sospensioni del servizio. Con un contorno tutt'altro che degno per la Capitale d'Italia, dalla sporcizia al problema dei borseggiatori passando per scale mobili e ascensori fuori servizio. Di fronte a queste circostanze, fa notare Santori, a rimetterci sono i disabili e non solo: "È un'arrogante negazione del diritto alla mobilità anche per anziani, genitori con bambini piccoli e passeggini, chi è reduce da un infortunio. A Roma i cittadini vivono tra mille difficoltà, sono sempre all'ultimo posto nell'agenda del Pd e di Gualtieri. Questa deriva ideologica deve finire".

Nel frattempo all'attacco è andata anche Pro Vita & Famiglia Onlus, che l'ha bollata come un'operazione ideologica "degna di un regime totalitario" e ha invitato a fare chiarezza sulla questione economica riservata per un'iniziativa del genere.

Il presidente Antonio Brandi se l'è presa con l'amministrazione Gualtieri, giudicando "vergognoso" l'atteggiamento di chi vuole usare un bene comune come la metropolitana "per costringere ogni giorno e con prepotenza tutti i romani a subire la martellante propaganda ideologica LGBTQIAI+". Pro Vita ha chiesto ad alcuni consiglieri comunali di accedere agli atti amministrativi per ottenere risposte sul costo dell'operazione.

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